es
m ud a b le
—. Al focone ha un fregio ornato
di fogliami di stile del 500, e questo baste
rebbe, unito alla sua forma ed alle modana
ture onde è contornato, a stabilire il tempo
della fondita. Ma oltre a ciò vi sono i docu
menti, i quali non permettono di far giudicare
quest’artiglieria anteriore al 1478, sebbene
porti scolpita quella manopola, impresa del
Marchese Lodovico III che morì nell’anno men
tovato. Certo è che nell’ «inuentario de tutta
l’artegliaria del Duca de Mantoua » del 1542,
vi si trova registrato così : « Vn
mezo canon
fatto vt supra (cioè
a Mantoa
) per impresa
dreto alla culatta el
G u a n t .
Questo prezioso
cimelio fu trovato nel demolire il Castello di
Moncalvo, dove sarà stato mandato alquanto
tempo dopo che quella città passò sotto il
dominio dei Gonzaga (1533).
In un inventario di questo castello, del 1587,
8 di luglio, lo trovo registrato colle seguenti
parole : Sopra la torre grossa
vno meggio
canone di bronzo da vinti cinque
de lon-
ghezza di brazza quattro, ò, pocho manco
sopra le soe rode ferrate con la soa cassa
uechia rotta ».
Ora osserva questo bel mortajo di bronzo,
alto 0m,50, del diametro, alla bocca, di 0m,65,
che, avendolo trovato nel Museo di Artiglieria,
ho tutta la ragione di credere che non era un
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