e il 1648; perchè di principesse della casa
di Francia non vi fu che una Reggente. È
chiara la conchiusione ?
Osserva in alto i due putti di marmo. Sono
opera dei fratelli Collini, valenti scultori tori
nesi vissuti nella seconda metà del secolo
scorso.
Vedi quelle due bandiere vicine ai putti?
Esse appartennero al vecchio esercito sardo;
quella alla nostra destra, al reggimento Pie
monte, quella alla nostra sinistra, al reggi
mento Monferrato. Il Catalogo le ha dimen
ticate!
Gli arazzi che decorano a mo’di padiglione
la parete e gli altri che servono di portiere
« sono, dice il Catalogo, della fabbrica di To
rino , e portano alcuni la firma Demignot,
esecutore, altri la firma Beaumont, disegna
tore ». Appartengono alla Casa Reale.
Prima che fosse introdotta in Torino l’arte
dell’arazziere, i Duchi di Savoja ornarono il
loro palazzo con arazzi fiamminghi, che mani
ladre, straniere e nostrane, in tempi di libertà
e d’uguaglianza hanno fatto sparire. Nei conti
del tempo di Emanuele Filiberto trovo un
pagamento di « scuti mille di quaranta pa-
tachi l’uno di Fiandra..... a Franc." Guebles
et compagni tapisseri di Brusselles (19 di ot
tobre 1563)». Un altro pagamento, di 60
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