questi due bellissimi tavolini impiallacciati
di tartaruga con tarsie di avorio a figure e
fogliami, é di metallo. Il Catalogo li dice
« probabilmente opera napolitana », e saranno;
ma perchè non potrebbero essere lavori tori
nesi ? Hanno gli slemmi di Casa Savoia, nei
medaglioni l ’Aurora di Guido e di altro pit
tore, e nelle medaglie il Carro di Bacco,
quello di Venere e varie altre rappresentanze
mitologiche, come Amore e Psiche , Endi-
dimione e Diana, ecc.
Veniamo in ultimo agli arazzi. Sono 14,
ed uno solo , il V I , di soggetto biblico , è
della fabbrica di Torino, mi dice il Catalogo;
ma io crederei della stessa fabbrica anche
il IX e il X, che portano stemmi e cifre di
Casa Savoia in più parti. Gli altri, eccetto
due (V II e V I I I ) sono fiamminghi, ed hanno
soggetti tolti dai dipinti di Teniers e di
Rubens, dice il Catalogo.
— Dice il Catalogo!... ma tu che cosa
dici ?
— Io non parlo di ciò che non conosco.
Passiamo nella terza Sala.
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