Table of Contents Table of Contents
Previous Page  1376 / 1769 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 1376 / 1769 Next Page
Page Background

LA P OR T A D E L L O Z O D I A C O

d i

N i c c o l ò

s c u l t o r e ,

a l l a

S a g r a

d i

S .

M i c h e l e

U

una guida di T o rin o e d in to rn i p u b b lica ta ! cura

d el!'A ssociazion e « P r o T o r in o » nel 1911

indica come più co rto e com odo itin e ra rio p er

g iungere al San tuario di S . M ichele «

un lar

ge

ehemiri muleher ombragé de chàtaigners

» che da

S. Am bro gio p e r S. P ietro conduce a lla m èta.

S arà bene indulgere alla pietosa bugia del

com p ilatore d e ll'o p e ra in con sid erazione d ello

scopo che con essa proponevasi di raggiungere

e affro n tare decisam ente le «

rupi scoperte e le

ghiaie malferme

» che « si

accendono

sotto io

cani­

cola e riverberano sul viandante un'arsura tale che

la

sal.ta

in pieno giornodiventa impresa da eroe

» ( I ).

Senza indugiare dunque lungo il se n tie ro sco-

pulis

aspernmus.

co n verrà ten d ere riso lu tam en te

alla ve tta per sostare so ltan to al te rm in e d elle

e rte salite che dalla

Porta di ferro

conducono ad

una piccola spianata dalla q u ale , dopo un doveroso

trib u to di am m irazione all'im p o n e n te prospetto

del m onum ento e al superb o sp ettacolo offerto

dal vasto panoram a, si d o vrà salire ancora una

trip lic e gradinata prim a di giungere alla p o rta

in fe rio re della C h iesa.

O ltrep assata questa p o rta il v isita to re , ancora

abbacinato d all'in tensa luce e ste rn a, si tro v e rà

inopinatam ente colpito dalla più solenne ed im po­

nente scena che sia dato imm aginare e che r i­

chiam a alla m ente le visio ni te rrifica n ti di alcune

tavo le piranesiane.

A b ituato gradatam ente l'o cchio alia poca luce

d e ll'in te rn o , ved rà ap rirsi davanti a sè il lungo,

rip id o , tenebroso

scalone dei morti,

i cui g rad ini,

scalpellati in p arte nella viva roccia che affiora

qua e là dalle fondazioni, lo con d u rran n o nuova­

m ente all'ap e rto attra ve rso la

Porta dello Zodiaco

praticata nello spessore d e ll'e n o rm e m u ro m e ri­

d ion ale. Da q uesta porta un u ltim o scalone estern o

lo guiderà poi alla vera p o rta della C hiesa di

S . M ichele.

» * •

T ro vasi dunque la

Porta dello Zodiaco

come un

arco o n o rario lungo la fatico sa salita: raro esem ­

plare di q u e ll'a rte

scemat» longobardmo.

che n e l­

l'Ita lia setten trio nale si im p e rn ia, al prin cip io del

sec. X I I , sui nom i del Lanfranco a rc h ite tto , d ello

scu lto re W ilig e lm o e del suo co llab o rato re N ic ­

co lò .

U n grande arco a pieno cen tro è seguito da

cinq ue archi co n centrici e gradatam ente m in o ri

che riducono sensibilm ente i'altezza della p o rta

nella sua parte m eaiana.

D al cen tro del vano gli arch i vanno nuovam ente

aum entando

verso

l'e ste rn o term inan d o con una

co rd o n atura sim m etrica a ll'a rco d 'o rig in e del

sistem a.

L 'a rco cen trale poggia su due lesene in m arm o

cip o llin o addossate a p ila stri di g ranito che, spor -

gendo alquanto dalle spalle della vo lta , co n co r­

ro n o

a lim ita re la larghezza della p o rta.

A i lati di ciascun p ila stro la parete, form ata

da reg olari blocchi di g ra n ito , è decorata con

snelle colonne poggianti su basamenti di varia

fattu ra so rre tti da un alto zoccolo in conci squa­

d ra ti. D ette co lo n n e , le d ue lesene e ciascuna

parte del p ila stro ce n tra le term inano con capi­

telli al di sopra dei quali c o rre una ricca cornice

che li separa dagli archi so p rastanti.

N on si può rim p ro v e ra re all'au to re di a ve r

trascu rata la d eco razio ne, po iché su tu tte le parti

m arm oree del p o rtale si è accanito lo scalpello

a tra d u rre le b iz za rre concezioni che si affollavano

tum ultuose nel ce re b ro d e ll’a rtista , fornendo in tal

modo un singolare esem pio d e llo stile e della d issim ­

m etria cosi c a ra tte ristic a n elle opere del tem po.

La denom inazione d ella porta è dovuta alla

decorazione d ella lesena occidentale la q u ale, sulla

faccia rivu ita ve rso lo scalone porta i dodici segni

dello zodiaco e i nom i di ogni costellazione. N e lla

parte fro n tale sfoggia un ricco festone a vo lu te

reg olari che sem b ra g erm in are dalle fauci di un

m ascherotto che a p re , n ella parte in fe rio re della

lesena, la se rie d elle fig urazioni scolpite negli

spazi circo la ri fo rm ati dalla vo lu ta’ u n'aq uila, una

lonza, un falco ed a ltri sim b o li e poi foglie varie

e rosoni e g h irig o ri.

Il cap itello co n tin u a in ce rto modo il m otivo

delle volute le quali escono questa vo lta dalla

bocca di due te ste che occupano gli spigoli infe­

rio ri. E sim ili v o lu te con tin uano anche sulla c o r­

nice sovrastan te con rabeschi di squisita fa ttu ra .

Le due lesene nella faccia esterna sono p rive

di d ecorazio ne e il lo ro piedestallo, fo rm ato da

un dado e da una sem p lice m odanatura, è situato

sul piano di te rra dei l'o sse rvato re e conseguente­

m ente più basso dei pied estalli sui quali poggiano

le vicin e co lo n n e.

A n ch e la lesena o rie n ta le presenta nella parte

fro n tale il noto m otivo d e lla voluta che esce da

un m ascherone e circo n d a e incornicia le più

strane fig urazioni tra tte d alla fauna m ostruosa e

fantastica della trad izio n e iconografica, comm iste

a fo g lie, a ro so n i, a fio ri e vilucchi.

N e lla faccia in te rn a rito rn a n o le costellazioni

col nom e di ciascuna: un ce n tau ro (C E N T A V R V S ),

una specie di trich e co (C E T V S ), un drago con

7 teste (H Y D R A ): poi una scena cinegetica d 'ecce­

zio n e: due cani che fuggono in opposte d irezio n i

forse alla rice rca della le p re che è raffigurata in

alto (A N T IC A N IS . C A N IS , LE P V S ): poi^yiene un

ippogrifo (P E G A S V S ): poi un avvolto io e a ltre

fig ure che si confondono n ell'u ltim a parte della

lesena che, com e il so vrastan te cap itello, si p re ­

senta consum ata e resa indecifrabile dal tem po .

N e lle co lo nn ine la va rie tà della fo rm a e la

d issim m etria dei cap itelli è anche più e vid e n te :

la p rim a co lo nn ina verso l'in te rn o è un prism a

ottagonale N eg li spigoli del capitello sono rap ­

presentate due donne ch e , secondo gli esegeti

del sim bolism o relig ioso d ovreb bero rap presen ­

tare la chiesa. I se rp e n ti che ne m ord ono il seno

indicherebb ero le ere sie e le d isco rd ie che U

dilaniavano. Ma il serp en te è anche usato come

sim bolo della

gola.

Q uesta colonna posa su basam ento circolare

con plinto q uad ro senza d eco razio ne.

La seconda co lonnina è c ilin d rica e poggia se

basamento sim ile al p re ce d e n te , ma caratterizzate

da q uattro rich iam i agli spigoli d ello zo cco lo . Ne

cap itello sono sco lp iti q u a ttro avvo lto i dall'atteg-

giam ento di sfida i quali rap p resentan o la

superbia.

Il pilastro che segue è so rm o n tato da ur

cap itello di m arm o con ricca d ecorazio ne di fogli!

d 'acanto ; e il p ila stro successivo reca nel capi

tei lo di m arm o roseo una belva dalle fo rm e leo

nine che volge in d ie tro il capo seguendo i movi

m enti della lunga coda frangiata colla quale sembri

flagellarsi le re m . Sem pre stando alla significa

zione allegorica il leone rap presenta il

demonio

non fa quindi m eravig lia se lo vediam o aggirars

fra tanta m esse di peccati!

Il capitello d ella te rza g ran itica co lonnina pre

senta su ciascuna faccia una specie di cariatidi

che ha la fo rm a di una sire n a con due code

squame che si ripiegano verso l'a lto . D ie tro i

capo delle sire n e si vedono tan te s tria tu re circo

lari con centrich e che p o tre b b e ro ric o rd a re un'au

reola se non d o ve sse ro , secondo l'ico n o g rafia sim

bolica, indicare fasci di spighe di g rano , m en tre li

supposte code sareb b ero ve ri p esci! T a le figura

zione verreb b e cosi a rap p re se n tare

l'ovonzii

im personata n ella fig ura ce n trale che accenna a<

accogliere a b ra c c a ap erte tu tte q ueste naturai

ricchezze.

Su due facce del dado m arm oreo d ella basi

sono scolpiti due m o stri dem oniaci col corp<

leonino e col ro stro d 'a vvo lto io che d ilaniano i

capo di un p eccato re.

La quarta colonna è scom parsa e tale man

canza. m entre p riva la trab eazione del suo natu

rale sostegno, produce un senso spiacevole C

vu o to che non sfugge a ll'o cch io d ell'o sserva

to re (2 ).

• • *

Il fianco occid en tale d ella p o rta , si m ostr

ancora più in teressan te e nasconde la sua vene

randa vetustà co ll'eccezio n ale fresch ezza e con

se rvazio re dei suoi o rn am e n ti. So ltanto la part

estern a della trab eazion e presenta q ualche vuot

e qualche spostam ento m en tre la p arte in tern a

perfetta. Q u e sta consta di un fregio con funzion

di arch itrave so vrastan te d ire ttam e n te ai capitel

d elle colonnine. N e lla p arte m ediana del m arm

giallognolo co rre una fila di d e n te lli allarga!

posta fra due file di fu seruo le scanalate contrap

poste fra lo ro ed alte rn a te coi d entelli interm edi

La cornice

è

sco lp ita a vo lu te tondeggianti

racchiudenti eleg antissim e foglie che

ricordati

le classiche p a lm e tte . Sul cap itello

della lesena

2