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IL MONUMENTO A

S.

A. R. EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA, DUCA D’AOSTA

nuovo bozzetto d'insieme, non inferiore ad 1/5, e

la statua in gesso del Duca nella grandezza naturale

dell’opera.

I due scultori accolsero l’invito. Le loro nuove

opere vennero consegnate nel termine prescritto

ed esposte al pubblico nei saloni a piano terreno dello

stabile, di proprietà municipale in via Lagrange, 12,

dal IO al 19 marzo 1935.

Come le passate, anche la mostra dei nuovi boz­

zetti, che fu onorata dalla visita di S. A. R. il Conte

di Torino, destò vivo interessamento da parte della

cittadinanza, la quale segui anche con attenzione le

operazioni fatte il giorno 20 marzo in piazza Vittorio

Veneto per l’esposizione delle nuove sagome al vero

dei bozzetti i cui effetti vennero dal Comitato esami­

nati attentamente dalla Gran Madre di Dio e da vari

punti della piazza e della via Po.

Considerato però che il monumento ha carattere

nazionale e che il 1° concorso era stato bandito in

Roma, il Comitato ritenne opportuno, previo il con­

senso di S. E. il Capo del Governo, che la mostra dei

due bozzetti avvenisse anche alla Capitale e perciò,

chiusa l'esposizione di Torino il 19 marzo 1935, i

bozzetti medesimi furono a cura del Comitato stesso

smontati, trasportati a Roma dove vennero rimon­

tati ed esposti nel salone principale delle Terme di

Diocleziano, gentilmente concesso dal Ministero del-

l'Educazione Nazionale, opportunamente addobbato

a cura della Segreteria del Comitato col concorso

gentile del Governatorato di Roma.

ha Mostra romana venne visitata prima dell’aper­

tura al pubblico da S. E. il Capo del Governo il giorno

30 marzo alle ore 15, fu inaugurata dalle Autorità

romane la domenica successiva 31, onorata dalle

visite di S. M. il Re e delle LL. AA. RR. il Duca

d'Aosta e il Duca di Spoleto, e rimase aperta a tutto

il 7 aprile, costituendo mèta di numerosissimo pub­

blico italiano e straniero.

II Comitato nelle numerose sue visite e riunioni

avvenute in Torino ed a Roma fu unanime nel rite­

nere che il fatto «guerra» imposto dal bando di

concorso fosse completamente risolto nel modo più

esatto e col significato più piano e più accessibile al

popolo nel bozzetto dello scultore Baroni.

Ed il giudizio del Comitato ebbe l'onore di essere

approvato da S. E. il Capo del Governo come risulta

dal comunicato ufficiale che dopo la visita del Duce

venne tosto dagli organi competenti diramato per

radio e a mezzo

Stefani

nei termini seguenti:

« Il Capo del Governo e Ministro della Guerra ha

visitato, ai Museo delle Terme, i bozzetti per il mo­

numento, che l'Esercito d'Italia e la Città di Torino

erigeranno, in Torino, ad Emanuele Filiberto di

Savoia Duca d’Aosta, Comandante della Terza Ar­

mata nella grande guerra vittoriosa.

« Il Duce ha voluto essere ampiamente informato

dal Comitato (Maresciallo Giardino, per l’Esercito;

Podestà Ing. Sartirana, per la Città di Torino; Ono­

revole Antonio Maraini, per gli Artisti) delle vicende

che hanno condotto a chiudere il 22 giugno 1934,

con esito negativo, il concorso a doppio grado indetto

con bando 20 marzo 1933, e ad esperire questa nuova

gara fra gli scultori Eugenio Baroni ed Arturo Martini.

« Visitate le due opere, e considerate le alte fina­

lità del Monumento, che deve eternare la figura del

Principe Condottiero e dire agli Italiani di oggi e di

domani la parola incitatrice della dura guerra che la

eroica folla anonima italiana ha combattuta e vinta,

il Duce ha approvato e confermato il giudizio unanime

del Comitato.

«La esecuzione del Monumento, con modifica­

zioni che saranno indicate per l'opera definitiva,

è

affidata allo scultore Eugenio Baroni.

«Il Monumentosarà inaugurato il 4luglio 1937-XV».

A sua volta il Comitato, confortato dall'altissimo

parere, in Roma nello stesso giorno 30 marzo 1935

assunse la seguente deliberazione:

« Il COMITATO:

«

esaminati

ancora una volta i progetti degli

scultori Baroni e Martini;

« ricordati

i rilievi fatti il 20 marzo corrente,

a Torino, nel sopraluogo a piazza Vittorio Veneto in

presenza delle sagome al vero dei progetti;

« riaffermato

che le condizioni basilari,

cui il

Monumento deve soddisfare, restano sempre

la figura

del Principe Condottiero e la rievocazione delle carato*'

ristiche delia guerra 1915-1918,

già imposte

tassati­

vamente dal bando 20 marzo 1933-XI per il

concorso

a doppio grado che

fu

poi esaurito e chiuso

con

verbale 22 giugno 1934-XII, e sempre richiamato

espressamente dal Comitato e dalla Giuria

di quel

concorso; -

« riconosciuto

definitivamente ed

alla unanimità

che le caratteristiche della guerra 1915-1918

sono

rievocate, con la chiarezza

e

con la efficacia

necessari!,

dal solo progetto Baroni;

« rilevato che la figura del Duca

ancora appieno in nessuno dei due progetti;

« ricordato che il sopraluogo ha indicati

ribili i gruppi laterali del Baroni, oltre che

espressione della guerra, anche per le

che evitano di occludere l'arco terminale

di via Po;

« DELIBERA di

scultore Eugenio Baroni, al quale si riserva

care alcune varianti da apportare al

Iwmwnln

alla statua del Principe Condottiero».

H Camita

to:

Giardino

U. Sartirana

Antonio