DIFESA CIVILE ANTIAEREA
pritici ed autoprotettori (o, quanto meno, con ma
schere) sotto la direzione di personale tecnico-sani-
tario di adeguata competenza.
La protezione pubblica contro gli aggressivi
incen
diari
è affidata al Corpo Pompieri Municipali della
città. In tempo di pace, appena scoppia un incendio,
un cittadino pronto dà subito l’allarme; i pompieri
accorrono su veloci automezzi, s'avvalgono delle
bocche d'incendio prestabilite, l'incendio è presto
domato; pompieri e spettatori se ne tornano a casa
soddisfatti.
In tempo di guerra il quadro è ben diverso.
Un'aggressione aerea darà luogo, inevitabilmente,
a numerosissimi focolai d'incendio, sparpagliati nei
punti più disparati della città. Le strade saranno
ingombre di veicoli precipitosamente abbandonati,
di mucchi di macerie crollate dagli edifizi, di buche
scavate dalle bombe e così via. Le tubazioni saranno
spesso rotte per cui l'acqua potrà non essere più
disponibile, mentre il gas sarà libero di alimentare
l'incendio vicino. L ’aria sarà offuscata da fumo, da
polvere, oppure intossicata da aggressivi chimici.
Con un tale quadro, si comprende come la pro
tezione pubblica ed aziendale contro gli incendi,
normalmente affidata ai corpi pompieri regolari,
debba essere, in caso di guerra, adeguatamente inte
grata da numerosissime squadre volontari U .N .P. A.,
razionalmente inquadrate ed opportunamente dislo
cate su tutte le soffitte della città.
Questi volontari, abbinati in coppie come i cara
binieri, si terranno pronti a piombare sulla bombetta
di electron-termite caduta, sulla tubazione del gas
infranta, o sul conduttore elettrico venuto in corto
circuito e, avvalendosi dei mezzi preventivi a tale
scopo predisposti dagli inquilini, soffocheranno il
focolaio d'incendio sul nascere o, quanto meno,
chiameranno a raccolta i compagni di squadra nelle
vicinanze, gli inquilini nei ricoveri e, nella peggiore
ipotesi, i pompieri regolari.
Questi a loro volta dovranno essere messi in
grado, sin dal tempo di pace, di poter passare rapi
damente dall’autocarro al carrello, dalla bocca d’in
cendio alla tubazione portatile di ripiego, dalla rete
idrica della città alla estrazione di fortuna dal fiume
o dal laghetto della villa pubblica viciniore.
La protezione pubblica, contro gli aggressivi
di
struttivi
si svolge attraverso una vasta rete di servizi
che. in linea di massima, coincide con quella stessa
che provvede alla protezione pubblica contro gli
aggressivi chimici. Ad esempio:
— i « ricoveri pubblici » per viandanti e quelli
« temporanei » o « permanenti » per il personale sta
tale, parastatale o aziendale;
— i «posti di soccorso», gli «ambulatori», gli
«ospedaletti da campo», ecc., per i colpiti;
— i «posti di sfollamento»,i «baraccamenti», ecc.,
per coloro che vengono a restare senza tetto.
L ’aggressione distruttiva di una città, specie se
a base di bombe di grosso calibro, sarà limitata, con
tutta probabilità, ad obbiettivi di particolare impor
tanza: a quelli cioè che valgono il rischio e la spesa
di un'aggressione di questa specie. Questi obbiettivi,
che sarà facile individuare a priori, dovranno quindi
essere provvisti di ricoveri razionalmente studiati
in conformità al pericolo che su di essi incombe;
per le case comuni basteranno invece, come già
detto, ricoveri capaci di resistere alle piccole bombe
o. quanto meno, al crollo dell’edificio per effetto di
una. bomba media caduta in pieno o di una bomba
di grosso calibro caduta nelle vicinanze.
Da tutto ciò consegue la necessità delle « squadre
U. N. P. A. di soccorso ai ricoveri ». costituite essen
zialmente da sterratori, minatori, ecc., che, sotto la
guida di tecnici edilizi, accorrono, ad aggressione
aerea avvenuta, sui luoghi dei crolli e provvedono:
—all'apertura di varchi ai ricoveri sotto le macerie
onde liberare le persone in essi riparate;
— all'abbattimento delle strutture pericolanti;
— al puntellamene degli edifizi lesionati.
* * *
Alle forme di aggressione
rhimica, incen
diaria, distruttiva, contro le citta, si contrappongono
dunque corrispondenti forme di protezione civile
individuale, collettiva e pubblica.
Occorre aggiungere alcune verità fondamentali
e cioè:
1°) Il Governo Fascista provvede, attraverso orga
nizzazioni appositamente istituite, ad evolvere i pro
totipi dei mezzi di protezione, a controllare l'efficacia
degli esemplari posti in vendita, ed a dare la massima
assistenza possibile per il loro impiego.
2°) Gli individui (per propria convinzione), le col
lettività (per comune accordo), gli enti pubblici (per
prestazione volontaria o fiscale della cittadinanza) de
vono provvedere al proprio equipaggiamento e al proprio
addestramento.
3°) Una cittadinanza preparata materialmente,
e sopratutto moralmente, sarà in grado di opporre,
al nemico di domani, una resistenza passiva tale da
neutralizzare la massima parte degli effetti di un'ag
gressione aerea.
4°) Un'aggressione aerea costituisce un onere
enorme. Il nemico di domani sarà indotto a non ser
virsene contro le popolazioni civili se prevede una neu
tralizzazione considerevole, materiale e morale, dei
probabili effetti utili.
G .
L .
COCCO