CESARE SCHIAPARELU
M A E ST R O D ELL’ARTE F O T O G R A F IC A
C
esare Schiaparelli appartiene a quella genera
zione di esteti di cui I'800 piemontese produsse
non pochi esemplari nei campi più diversi delle
arti belle. Esteti per tradizioni famigliari, per istinto,
per cultura, per educazione, pur dovendo, per neces
sità o vicissitudini varie, operare in campi che col
l'arte figurativa nulla avevano a vedere e che solo
nei momenti liberi dalle occupazioni professionali
riposavano dedicandosi al culto dilettantistico di
questa o di quella forma d’arte. E furono così avvo
cati, ingegneri, medici, chimici, industriali, impiegati,
che divennero rispettivamente musicisti, pittori,
poeti, commediografi, artisti fotografi, ecc.
Una grande passione li confortava e li conduceva,
non senza fatica ed attraverso ad amare delusioni e
sacrifici, ad occupare nell’arte da loro scelta e predi
letta un posto segnalato.
Verso la fine del 1800 ed all’inizio del secolo
nostro fioriva in Torino un gruppo di fotografi di
lettanti, convinti che colla fotografia si poteva, come
già erasi verificato in Inghilterra, in Germania ed in
Austria, riuscire a fare dell’arte, pur rimanendo
tuttavia nella tecnica fotografica e senza pretesa di
invadere il campo dell'arte figurativa propriamente
detta, con la quale la fotografia non doveva avere
nessun contatto di carattere tecnico ma unicamente
spirituale, essendo lo studio della natura un libro
aperto a tutti, eccetto che agli insensibili.
Questo gruppo era formato specialmente da Guido
Rey. Gatti Casazza, Vittorio Sella, Cesare Schiapa
relli, Felice Masino ed altri i quali in gran parte face
vano capo alla Società Fotografica Subalpina, ancor
oggi vivente di fiorentissima vita artistica, grazie
all’opera concorde di un numeroso gruppo di dilet
tanti i quali nelle grandi esposizioni fotografiche
internazionali tennero e tengono alto il prestigio
della Patria.
Uno dei più appassionati ed animatori di quel
gruppo era Cesare Schiaparelli, il quale, di antica
famiglia biellese, avendo fin da ragazzo, durante le
vacanze, percorso in lungo ed in largo, ed in alto,
la nativa terra si era entusiasmato alle bellezze di
quei luoghi incantevolmente ispiratori, cari a Lorenzo
Delleani, Leonardo Bistolfi e Giovanni Camerana.
Nato a Torino nel 1859, Cesare Schiaparelli,
figlio di Luigi Schiaparelli, professore di storia antica
nella R. Università di Torino, è fratello di quel pro
fondo studioso che fu l’illustre egittologo Ernesto
Schiaparelli, senatore del Regno, del quale è luminoso
il ricordo, da noi specialmente, che lo seguimmo
nell’opera così infaticata e dotta a favore del nostro
Museo di Antichità, tale da renderlo uno dei più
importanti del mondo, e come anima dell'/to/ica
Gens, che portò agli italiani dispersi in tutto il mondo
il conforto della lingua e delle sacre memorie
della
Patria.
Era suo cugino il grande astronomo Giovanni
Schiaparelli, di fama mondiale, di cui il
Duce
ha
disposto per le solenni onoranze nel ciclo
delle
« Celebrazioni piemontesi » del corrente anno.
Nome dunque di magnifiche tradizioni quello
degli Schiaparelli. ai quali la Patria deve viva ricono
scenza sotto i più vari aspetti culturali ed artistici;
e di queste alte tradizioni Cesare Schiaparelli è ben
nobiImenteegenialmenteconservatoreecontinuatore.
Laureatosi nel 1879 ed entrato neH’industria, in
cui rimase durante mezzo secolo, viaggiando p er?!
tutta Europa non dimenticò certo di visitare i più
grandi musei di Vienna, Dresda, Monaco, Berlino,
Lohdra, Parigi. Amsterdam. Anversa, ecc. e di cono
scere le bellezze naturali dei vari paesi. Si formava
così in lui quel senso poetico dei paesaggio che
è
semprestato ed è tuttora caratteristico dell’opera sua
di fotografo.