CESARE SCHIAPARELLI MAESTRO DELL'ARTE FOTOGRAFICA
Paesista preferibilmente panoramico, cercò ed
amò i cieli movimentati, quelli dei tramonti, le
« divine nuvole » di Enrico Thovez, che egli ha ammi
rato nelle opere dei maestri olandesi delle gallerie
di Amsterdam e dell'Aia e che costituiscono quella
che si potrebbe dire la sua individualità come
paesista.
Enrico Thovez, in un importante numero del The
Studio dedicato all’« Arte della fotografia» (1905)'
ricordando le opere di Guido Rey, di Gatti Casazza,
di Vittorio Sella, riferendosi a quelle dello Schiapa-
relli così scriveva testualmente: « I soggetti dello
Schiaparelli fortemente ricordano Millet ed espri
mono il suo senso di poetica grandiosità».
Più che di Millet però, come egli stesso afferma,
sentì profondamente l'intimità poetica e romantica
del sentimento di Antonio Fontanesi ed a questa
ispirò particolarmente l’opera sua.
Come fotografo... errante - così si qualifica -
fece
un po’ di tutto (come, con quella bonarietà e sempli
cità che lo distingue, asserisce), fotografando quanto
gli si offriva, sempre però, aggiungiamo noi, con
quell'immediatezza di percezione, felicità di motivo,
innato senso della composizione e soprattutto con
una personale delicatissima sensibilità, da renderci,
ad ogni scatto della macchina, sua fedelissima com
pagna, l'opera d'arte. Ed essa rimarrà poi tal quale è,
genuina, come l’ha sentita e resa essenzialmente,
subitamente l’anima dell'autore, col concorso del-
l’obbiettivo, poiché dagli allettamenti del ritocco e
da altre astuzie, o sia pure piacevoli abilità, la produ
zione dello Schiaparelli non si lascia che di rado at
trarre. anche semplicemente perchè non ha bisogno
di servirsi, di sfruttare tali risorse per giungere a
certi effetti ed a suscitare strane impressioni, come
qualche volta succede specialmente quando vi è po
vertà di ispirazione, debolezza di motivo, assenza di
composizione.
Così i vari paesi con i loro costumi e le più spic
cate loro caratteristiche, le multiformi realizzazioni
V « p m
di figura, dai vecchi venerandi ai bimDi nella vivacità
e mobilità dei diversi atteggiamenti ed i paesaggi,
interpretati nelle più favorevoli e suggestive condi
zioni di atmosfera e di luce, costituiscono la produ
zione di questo maestro dell’arte fotografica, produ
zione che è semplicemente immensa e tale da non
potersi seguire come si desidererebbe e meriterebbe,
e
tutta frutto delle ore... di riposo concesso dalle
occupazioni professionali
e
scientifiche.
Per convincersene basta ricordare la sua parteci
pazione alle più memorabili esposizioni di fotografia
nazionali ed intemazionali e sfogliare qualcuna delle
numerose cartelle in cui questa produzione è con
servata, e non nella sua intierezza, poiché non po
tremmo certo precisare quante lastre nel laboratorio
attendono ancora il primo o un nuovo trattamento
perchè lo Schiaparelli non solo non esalta ed illustra
quanto produce, ma neppure - e ci sia permesso
questo amorevole, amichevole rilievo - lo segue e lo
coltiva con quella regolarità e diligenza che sarebbe
desiderabile.
Il volume delle originali
Novelle strambe
(S. Lattes,
Torino) ed il ben noto trattato su gli
EJementi di
chimica
e
di fisica fotografi
co (Utet. Torino) possono
dare un'idea sufficiente dell'apprezzata varia produ
zione dello Schiaparelli.