Oropa
pascolo ai Primi alberi), nella loro bruma autunnale,
negli squarci più insoliti (come in Vespero), che
possono ricordarci le ispirazioni d’un Camino, per
esempio II temporale s’avvicina, o certi leggeri veli
mattinali ed ore meste proprie alla tavolozza del-
l'Avondo, come in alcune fotografie ispirate allo
Schiaparelli dalla sua permanenza e specialmente da
qualche Tramonto, In maremma.
Il segno della più pura Fede, il campanile dei
paeselli montani, spesso commuove lo Schiaparelli, sia
che si elevi al fianco d'una strada solitaria nel silenzio
delle nevi immacolate, come in So/e d'inverno, o che
esulti nella letizia degli alberi e dei prati in fiore,
finalmente trionfatori sulla neve, che scintilla ancora
sulle cime delle montagne lontane, come in Prima
vera e Fioritura in alta montagna.
Un Ultimo raggio di sole su un canale veneziano e
La Laguna dimostrano quale sia il fascino esercitato
sullo Schiaparelli anche dalla città dei Dogi e di
quella serietà di ricerca e di intendimenti e dell’au
stero senso della composizione con cui egli si sia
dedicato alla figura, nella rappresentazione dei più
caratteristici tipi, quali II falco (della cui espressione
degli occhi - per usare la stessa frase dell’autore -
bisogna guardarsi), ed alla Natura morta, possono
essere persuasiva prova le opere che ci è possibile
riprodurre.
• * *
Come abbiamo già ricordato lo Schiaparelli par
tecipò a varie esposizioni nazionali ed estere otte
nendo vari importanti premi (medaglia d'argento
all’Esposizione Fotografica di Firenze 1895; medaglia
d’oro a quella di Torino 1897; diploma d’onore, con
Guido Rey, Vittorio Sella. Giacomo Grosso, Gatti
Casazza. a quella internazionale di Torino del 1900.
e diploma d'onore pure a quella
importantissima di Bruxelles) e,
da lungo tempo, autorevole mem
bro delle giurie, espose poi sempre
fuori concorso.
Ma di lui. che come oratore
in congressi scientifici internazio
nali (quale rappresentante della
Associazione Internazionale dei Chi
mici del cuoio era stato anche
proposto Presidente generale del
Congresso a Praga, carica che non
potè accettare per motivi di sa
lute), e con le sue conferenze di
storia deH’arte, ottenne lusinghieri
successi, è ben notevole il contri
buto dato alla chimica industriale
con numerose pubblicazioni scien
tifiche ed anche alle lettere e, come
fervente nazionalista propagandista,
sempre colla sua opera di ascolta-
tissimo conferenziere, alla Grande
Guerra. Ad esaltare il valore del
Fante pubblicò, a proprie spese, una mezza dozzina
di volumi di 300-600 pagine che ebbero gli elogi delle
superiori autorità.
Fra le sue varie pubblicazioni sono da segnalarsi:
Alla scuola dell'esempio; uno studio su Giuseppe Maz
zini: Compagni d'arme; Gli inglesi; I francesi; Il
4° battaglione bersaglieri ciclisti; L'invasione austriaca
CESARE SCHIAPARELLI MAESTRO DELL’ARTE FOTOGRAFICA