

n uli non solo per l«* diluzioni architettoniche
unitari»* dei nuovi palazzi che Ir circondano,
in • anche per la torma plani metrica regolare
e j*er la disposizione delle strade adduccnti.
Mancano purtroppo nelle terre piemontesi quei
I
m
«rii esempi di piazze medioevali di cui sono
ricche tante città italiane ove l'edificio pub
blico. la chiesa. i palazzi dei cittadini più
ragguardevoli, formarono a poco a poco un
insieme armonioso e ben equilibrato anche se
composto da editici di stile architettonico
diverso. Spesso le nostre chiese più antiche,
quando non erano esterne alle mura, furono
ubicate in posizione periferica e precedute sola
mente da modesti sagrati. fatta eccezione per
qualche piazza simile a quella di S. Agostino
in Carmagnola già illustrata precedentemente,
differendo anche in questo dalle chiese seicen-
tesche e settecentesche costruite nell’interno
degli abitati su nuove piazze grandiose,
mi
qualche slargo, oppure disposte
a formare il fondale architetto
nico di una strada che le fron
teggia.
* * *
La minore densità di popola
zione unita alla facilità di esten
dere le costruzioni oltre il nucleo
antico, la presenza di strade di
circonvallazione che alleggeri-
seono il trafiico nel centro del
l'abitato hanno conservato non
solo nei paesi, ma anche nelle
città minori le caratteristiche
delle vecchie strade.
In queste condizioni si trova
Ciriè. antico borgo fortificato, le
cui mura erano munite di quat
tordici torri una delle quali, cilin
drica e aperta verso l’interno,
e-iste tuttora all'angolo nord
<iell‘abitato presso la strada che
porta alla frazione San Carlo.
La parte antica di Ciriè si sv i
luppò su di una pianta rettango
lare divisa per metà dall'attuale
\ia Vittorio Emanuele perpendi
colarmente alla quale si dipar
tono le strade minori che la colle-
gano ed alcune parallele. Ai Iati
della via principale, larga dai sei
ai sette metri, numerose case
banno i portici ad arco acuto,
girato su robusti pilastri a scarpa
talvolta molto accentuata, e ri
coperti da semplici soffitti in
legno o da volte a crocerà. Par
ticolarmente notevoli sono tre
case che sorgono poco oltre
V
ia
permettono un immediato confronto dello
stile architettonico di due secoli Miccessivi.
I na di esse subì degli adattamenti, fu
m i
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praelevata e conserva solo le finestre ogi
vali del primo piano: quella adiacente, con
due piani sopra i portici, ha finestre ad arco
acuto incorniciate di terrecotte, collegate da
una semplice cornice al davanzale del secondo
piano e conserva presso le finestre del primo
piano gli antichi ferri a collo c becco di ci
cogna che sorreggevano le aste per stendere i
panni; il tetto sporgente ha i travi sostenuti
da quattro mensole in legno intagliate. Poco
oltre, all'angolo della via Cavour, si eleva una
casa-torre costruita sopra una campata dei
portici sorretti da pilastri e mezze colonne a
capitello cubico: una finestra ogivale al piano
superiore porta la traccia di due stemmi
dipinti. Nelle altre strade, tutte senza por
tici. non vi sono costruzioni notevoli come