

Bra - S. Chiara - Cupola
rum .i\ita centrale. «|u«*lIt* più pronunciate «lei liau-
ilii 'itim lipit*li«* concezioni tliiiamit'lit* guariuiaiie.
l a ma—a vittoiiiaua «i di«tende inveri* pigramente
mi> a. nella continua ondulazione tifile -ile forme,
piti \i\a al emiro e nelle «rutili* rim e laterali, e
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ina iiidrlinilamrnlr ai lati. Da tutta «piota fronte
«pir.i u n « e li ..............
«li r a lt n a .
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a d a g ia rs i p r r -
«ili'i
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• o iu i o lr n lo tirila c o s t r u z io n e la rga .
•*«pan«a. c o r d ia le .
I n altra concezioni* tipica tiri (.uarini. -ulla quali*
ri iaino partirolarmriitr «olìi-rinati r-amiuando la
parie veramente positiva «lell arte «ua. c tpiella liicr
liv ida r «rptdcralr. rlir ha il «ilo r«rmpio piii efliracr
iie;ia cappella della S. Sindone, ina rlir «i ritrova
mi po’ ilapprrtutto nrllr co«tru/ioiii tli questo ar
ti- i. anche dove pilo e*«crr p«irologifammlr meno
-it -tilieata.
II leinperanirnto \ ittoniano. anche nrllr co«lru/.ioni
pili alliui a quelle «lei mar«tro. «i »r«»«ta «la qur«to
nii ilo di intriulrrr il Iilignaggio liimiuo«i». Nrlla
N. ' liiara di lira, ad r«rmpio. e è «oprattutto un ini-
pr. ««ione «li rhiarrzza. mi tono fe«t«»>«» negli stur
ili:. nelle «‘«dtira/ioni delicate drllr eololllir r tirili*
le-, iic. «|iia«i il rtdorr fo*«r rima-io di««olto iu «u-
perlicie. e c*c. in ultima anali«i. un «i*n«o liuniiio«o
i'<*-i giocondo che lo di«co«ta profoiidammtr ila (fila
rini. I. arrhitrlto modenese non è mai fr«|o«o. lieto.
*i*i
1*110
muri' invece \ ittoue. \uche il Hriiickmaiin
«leve aver inte«o <pir«to «pianilo parla ili « giocondo
•eiitimento arti«tico » ({i).
Mire \«ilte. come iu
Sali
Bernardino di (’.hirri.
que«la «crcnità liniiiim-a «* avvalorata «laila mono-
cromia hianrhrggiantr tli lutto il
vailo,
dalla cliia-
re/za della calee che nulla può attrnuarr o nascon
dere. In tal ca«o anche i partiti architettonici che
per la loro forma tlarrhhrro luogo a tonalità rupe
di Iiii't*. vengmni a—orbiti e tra«forniati nel hianco
tlilTu«o dcH'ambicntr.
Nella
S.
Maria Maddalena di \lha. al contrariti,
mm e è hianchr/./a ili intonaco in* camion* di stuc
chi. ma peiiomlira. Però anche qui. «c e riportata
la concezione cromatica guariniaua dei marmi «curi
r tirila pmomhra cln* avvolgi* la parti* infrriorr drl
vailo. qur«ta r diventata improvvidamente ricca di
toni caldi r gu-to-i.
I.a «tr«»a imprr««ioiir dr«ta I intrrno tirila chie*a di
S.
Maria di Piazza a I orino, anche «♦* la modella
zione vi è meno molle e sensuale.
Oliando notiamo la distribuzione luministica nelle
cupole guariuiaiie. rileviamo facilmente che la luce
it piove » dall'alt...... lallr aperture laterali, ma «em
pre iu »rn«o vrrtiralr verso il ha—o. Nrllr rupolr
di \ ittoue. al contrario, «i ha la sensazione che la
iure rr«li sospesa a mezz'aria. t|iia«i «i disperdere,
apprna mirata tlailr aiirrlurr. iu un pulviscolo lu
minoso. che per la «ua leggerrzza non riesce a di-
«remlere uri vano «otto-lantr. In questa sospensione