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Jrtl*' il*in*ln-tria ", fin* sarebbero /terò

passai' in loro proprietà solo quando

resii» ilello stabilimento fosse accertato

da un 'in izio di fi mesi ». Procedimento

assai corretto. ehe non sarebbe male rie*

•umar<- al porno d'tiggi. I.a sottoscri­

zione torinese venne coperta in pochi

pomi, ed oltre il bisogno. L'atto «li

co»tito/.ione della società venne rogato,

dal notaio Signoretti. 1*8 gennaio 1838

(■«mmi'Imdecurione (-indaco) l'Avv. Pie­

tro Paolo \ illanis. Il primo presidente

or fu il Marchese l.userna di Kovà. che

fra assistito dal mastro di ragione (ra- .

pioniere) Amedeo (lliiavagina.

Si procedette alacremente alla costru­

zione «Ielle officine «•h«‘ s«irser«i nelle vi­

cinanze di Portanuova, e precisamente

>u quei terreni, allora campestri, in

prosimitu della chiesa «li S. Secondo.

La I in del fasometro, «ira ribattezzata

io Giovanni C.ameruna ne fu per molti

anni un rcsi«luo topografico.

Si iniziarono pure gli scavi per il pas­

saggio «Ielle tubazioni mettenti*» sotto­

sopra il suolo urbano nel rettangolo

comprendente le attuali via Po, via

Prìn<i|H' Amedeo e via Maria \ ittoria.

£ probabile che anche allora i miso-

nfi»ti e gli scettici »i saranno soffermati

a guardare gli scavatori e«l a «Implorare

gli s«-avi inopportuni.

Il nuovo impiantti suscitò nei primi

mesi un promettente entusiasmo, a cui

*gui ben presto un senso «li delusione.

Poiclu*. per allora, l'uso del gas si li-

mitava alla illuminazione privata e non

era ancora applicato all'uso di cucina,

gli utenti erano pochi. Dovevano scon­

tare la novità. ass«iggettan«losi a tariffe

molto care per l'alto prezzai dei carboni

d'Inghilterra, per gli speculativi noli

■unitimi, per le forti tariffe doganali

e per l'enorme eost«i «lei trasporto, a

traino di cavalli, da Genova a Torino.

Gli anni dal 1839 al 1843 furono in

deficit, benché confortati da un pro­

gresso incoraggiante: 1200 fiamme con

BnVntrata di lire 84.000 nel 1840 e 2532

fon un'entrata di lire 146.000 nel 1843.

La crisi di avviamento venne tena­

cemente superata, grazie ad economie

di amministrazione, propaganda effi­

cace. adozione del nuovo «i»tema per

I illuminazione pubblica. Già nel 1850

U situazione era tanto prospera ed

*Bettante, che certi fratelli Gaudenzio e

Francesco Albani ottennero dalla Civica

Amministrazione la facoltà di impian­

ta* un secondo Gasometro. Scelsero la

h a liti in luogo diametralmente opposto