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L'orifinaia pratantaiiona dal Cam pania tipo

La rlcoitruxiooa dal marcato coparto

U

m

«rada dai «Uit-gie di

data della scalala. Nella sala seguente, detta

della Sintesi, il visitatore trova illustrate

efficacemente tutte le attività della m on­

tagna. È questa una sala che potremmo

chiamare di orientamento per una accurata

visita alla complessa rassegna.

Vengono poi le sale delle Forze Armate, il

cui materiale è stato raccolto e ordinato

dalla Scuola Militare di Alpinismo di Aosta

all'uopo delegata dal Ministero della Guerra.

Tutte le glorie delle arm i di Montagna sono

illustrate ed esaltate: dagli eroismi di Adua

alla grande guerra e alla campagna che ha

(ruttato la conquista dell'impero. Una serie

completa di sculture in legno eseguite da

soldati della Val Gardena, riproducono con

esattezza le fasi successive e i vari passi

delle scalate di montagna. 1 saloni dell'arte

raccolgono quadri di eccezionale valore arti­

stico dovuti al pennello di artisti celebrati:

dal Delleani al Fittara. dal P etitti all'Oli-

vero. al Gignus, al Carcano. al Maggi.

La parte pittoresca della rassegna ha inizio

dalla piazza del villaggio: una piazza in

piena regola con la chiesetta e il municipio

e il mercato coperto con banchi caratteri­

stici di vendita, con i pifferai, la merlettaia

di Cogne, la filatrice e il cestinaio di Fras-

sinetto e lo zoccolaio di Aosta. Si incontrano

poi le sezioni del Club Alpino, della Conso­

ciazione Turistica Italiana e della Fisi; del­

l'istitu to Geografico Militare, delle Grotte

di Postuniia (allestita dall'istitu to di Spe­

leologia). d ell'istituto Angelo Mosso sul

Monte Rosa. A questo punto si entra nel­

l'albergo alpino allestito con razionale gusto

d'arte e arredato con senso di intima pro­

prietà.

Il salone esposizione ci offre alle pareti

d«»cumentazioni interessanti di esercizi scii­

stici e scalate ravvivate dai confronti fra

gli stili moderni e quelli degli anni passati.

Più oltre incontriamo il rifugio alpino m o­

dello costruito secondo criteri autarchici nel

senso di eliminare ogni applicazione di m a­

teriale importato; il Campeggio e il bivacco

fisso, la sezione Terapia e Assistenza m e­

dica, la Baita arredata con mobili e attrezzi

autentici della vallata del Pellice. la strada

principale del Villaggio alpino con le b ot­

teghe caratteristiche, la sezione artigianato

allestita a cura dell'Enapi. il mercatino e il

Rocciodromo dove celebri guide offrono al

pubblico dei visitatori dimostrazioni di te­

cnica di arrampicamento. Sulla via del ri­

torno il pubblico visita ancora le sale dedi­

cate al turismo: la sala turismo e industria

dove a cura degli Enti provinciali del T u ­

rismo sono illustrate le principali zone di

montagna dotate delle più moderne instal­

lazioni e nel quale salone trovano po«to in-

14

il-’rie estrattive che contribuì-

efficacemente alla soluzione

lei problema dell'autarchia: e,

[itine, la sala del turismo generale

iin.'o le cui pareti tutti i paesi

i montagna che presentano qual-

lie particolare attrattiva sono

jicordati e artisticamente illu-

ilrati.

Per rendere completo questo

uadro sommario della Mostra

iremo che nel paese non manca

eppure il cinematografo sul cui

lii-rmo passano esclusivam ente

cene e immagini di montagna.

Onesta la Mostra come l'Iianno

oucepita e realizzata gli organiz-

latori. Una rassegna com pleta,

ionie è facilmente rilevabile, nella

piale ogni aspetto della vita e

lell'attività montana trova il suo

quilibrato rilievo.

I no dei meriti primi dei realiz-

atori di questa iniziativa è quello

|i aver saputo conciliare le esigenze

li esporre la parte diremo così

Meno spettacolare con la necessità

li offrire all'occhio del visitatore

in insieme armonici» e il meno

ibile monotono. La Mostra

Infatti non è come m olte mostre

susseguirsi di stalli più o meno

-amente arredati dagli esposi-

ori. ma bensì una completa ras-

egna realizzata con gusto equi­

librato e con opportuno accosta­

mento delle varie attività e dei

ari problemi alla parte p itto­

resca della montagna per cui il

utto risulta armonico tanto per

I competente quanto per il proli cascinaio di F m in atta al lavoro i

Necessità di spazio e opportunità di organizzazione

noti hanno certo consentito di illustrare appieno tutti

ili aspetti caratteristici della vita dell'Alpe e sopratutto

barino reso impossibile la messa in evidenza di quelli

he

'ono i problemi meno noti connessi alla rude attività

ancorati alle loro rocce, ai loro boschi ed alla loro

terra avara, i montanari svolgono silenziosi e tenaci.

Il più che lusinghiero successo riportato dalla manife-

ta/ione sta a dimostrare l'opportunità della iniziativa,

b. ha polarizzato su Torino l'interesse non solo dei

te» nici e degli appassionati, ma anche di coloro che il

problem a della valorizzazione della montagna studiano

i

' U o i

aspetti e riflessi sociali.

l-a Mostra è stata inaugurata da S. E. Tassinari in

rappresentanza del Governo Fascista ed è stata visitata

da S. A. R. il Principe Umberto, da S. E. il m inistro

Thaon

di R evel, da S. E . il Conte Calvi di Bergolo e dalle

principali autorità.

forino che nell’anno

X V

ha registrato il

successo

o d ia

Mostra del Barocco, che si appresta a realizzare la Mostra

del '300 e '400 piemontese, che ospiterà nel corso del­

l'anno XV I la grandiosa Mostra Nazionale della Luce,

meritava l'onore di preparare la Mostra della montagna.

Lo meritava per le sue tradizioni che le valsero la

definizione di culla dell'alpinismo e dello sci, lo meritava

perchè nessun'altra città può vantare attorno alle sue

mura una così imponente e suggestiva corona di immaco­

late vette per cui il sommo Carducci, poeta delle bellezze

italiche, cantò: « ...... nel festante coro delle grandi Alpi

la Regai Torino »; lo meritava, infine, perchè alla prova

dei fatti ha dimostrato di saper essere degna dell'onore

e dell'onere assuntoci.

Onere ed onore che hanno consentito agli organizza­

tori ed alla città di esperimentare la possibilità di adatta­

mento della Galleria di via Roma e di offrire alla massa

del pubblico accorso a visitare la Mostra una organica

rassegna delle diverse attività che dànno v ita alle nostre

montagne.

* • *