Table of Contents Table of Contents
Previous Page  340 / 1981 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 340 / 1981 Next Page
Page Background

Nuove • nuovissime scritto luminoso...

N*ton ed Arsoli. iil\ ece. al pari «lei colleglli Helium.

kryp ton e Xenon. contenuti in piccole tracce nel -

I aria atmosferica. dalla quale >i e s tra d in o dopo

averla liquefatta. .-tanno a lutti fili altri «ras come

il platino e I oro ai nummi metalli. Non si combi­

nano con altri elementi, restano inerti, se ne \i\ouo

per rotilo loro «degnando o»nt "oiitatlo profano.

I*er «pie-to Mino «tati eliiamati « *:a« nobili » e allot­

tati. a preferenza, anzi ad esclusione di o»ni altro

^a«. per il riempimento dei tubi iumiuo«i. Natural­

mente. condizione indi«pen«abile è ehe la loro pu­

rezza »ia assoluta.

Ma allora, chiederà a questo punto il lettore. cosa

mai c è dentro a tutte quelle altre in*r)’ iir. non

ro««e nè azzurre, che «tanno prendendo tanta v»»a

in que«ti ultimi tempi? ( lo«ì brillanti che riescono

a illum inare a distanza? K in una Ramina di tona­

lità che invade tutto l'irid e, e qui vi fa pensare a

un acqua marina, altrove a "iade. a topazi, a sme­

rald i. a zaffiri liquefatti e fosforescenti?

Sempre Arsoli e Neon. Soltanto... ma non compli­

chiamo le cose e seguiamo piuttosto,

un passo alla volta, le complicate vi-

cissitudini di questa canna di vetro

che fra qualche istante «i contorcerà

nelle mani di un maestro soffiatore

t

la prossima settimana ritroveremo

forse ali andolo della nostra via o so*

pra un nuovo negozio del centro.

Ma intanto, prima, un altro delicato

e fondamentale lav oro I*ha compiuto

il disegnatore, eseguendo in piccolo

e poi a grandezza naturale su carta

m illimetrata il modello da ripro*

durre sul vetro. Compito tutt'altro

che facile perchè i! disegno deve te*

uer conto delle esigenze e delle li*

nutazioni opposte alla libera fanta­

sia dell'artista da un materiale, come

il vetro, che ha da essere piegato a

mano e. nel caso specifico, nascon-

dere i «liunti e -ili attacchi de^li elet-

(rodi. dar rimpressione di fre*:i con*

filini anche se risultano da tratti con*

tifiui. prestarsi a tutte le contorsioni

richieste da lettere in corsivo o in

maiuscolo, mantener sempre lo

stesso

calibro senza strozzarsi ai gomiti o

affilarsi alle estremità.

Naturalmente occorre anche una

qualità speciale di vetro, ben lavo­

rabile alla fiamma, neutro e molto

resistente. \ e ne sono diversi tipi,

che le nostre Case ritirano ormai da

Murano e da altre vetrerie italiane.

I

n becco a }:as in comu

una sorbente di aria compressa. •>

con una bombola di ossigeno, se è

necessaria una temperatura più alta,

è quanto di essenziale occorre al sof­

fiatore. che sotto *:li occhi vi plasma lettere calli-

grafiche e curve più ariose come se fossero fatte a

mano libera con una grossa penna intinta in vetro

fuso. Dato e concesso, si capisce, che la cosa fosse

possibile.

M ie due estremità della lettera, o comunque ai

punti terminali dei vari elementi che la costitui­

scono. nel caso es«a abbia dimensioni cospicue,

vendono «aidati due manicotti per infilarvi pii elet­

trodi. piccoli cilindretti ricavati da una speciale

lamiera di ferro elettrolitico. Da un lato essi si a f­

facciano cosi sidl'orificio del tubo vero e proprio,

dall'altro hanno uu "ambo che esce fuori per es-

«ere inserito nel circuito del trasformatore di a li­

mentazione.

Inutile quindi insistere sulla montatura necessaria

per mantenere l'elettrodo in posizione concentrica

rispetto alla sua guaina di vetro, garantirne l'iso ­

lamento. farlo resistere a ojjni scossa durante il

trasporto, e d 'altra parte realizzare fra vetro e me*

tallo una saldatura stagna e perfetta.