

Nuove • nuovissime scritto luminoso...
N*ton ed Arsoli. iil\ ece. al pari «lei colleglli Helium.
kryp ton e Xenon. contenuti in piccole tracce nel -
I aria atmosferica. dalla quale >i e s tra d in o dopo
averla liquefatta. .-tanno a lutti fili altri «ras come
il platino e I oro ai nummi metalli. Non si combi
nano con altri elementi, restano inerti, se ne \i\ouo
per rotilo loro «degnando o»nt "oiitatlo profano.
I*er «pie-to Mino «tati eliiamati « *:a« nobili » e allot
tati. a preferenza, anzi ad esclusione di o»ni altro
^a«. per il riempimento dei tubi iumiuo«i. Natural
mente. condizione indi«pen«abile è ehe la loro pu
rezza »ia assoluta.
Ma allora, chiederà a questo punto il lettore. cosa
mai c è dentro a tutte quelle altre in*r)’ iir. non
ro««e nè azzurre, che «tanno prendendo tanta v»»a
in que«ti ultimi tempi? ( lo«ì brillanti che riescono
a illum inare a distanza? K in una Ramina di tona
lità che invade tutto l'irid e, e qui vi fa pensare a
un acqua marina, altrove a "iade. a topazi, a sme
rald i. a zaffiri liquefatti e fosforescenti?
Sempre Arsoli e Neon. Soltanto... ma non compli
chiamo le cose e seguiamo piuttosto,
un passo alla volta, le complicate vi-
cissitudini di questa canna di vetro
che fra qualche istante «i contorcerà
nelle mani di un maestro soffiatore
t
la prossima settimana ritroveremo
forse ali andolo della nostra via o so*
pra un nuovo negozio del centro.
Ma intanto, prima, un altro delicato
e fondamentale lav oro I*ha compiuto
il disegnatore, eseguendo in piccolo
e poi a grandezza naturale su carta
m illimetrata il modello da ripro*
durre sul vetro. Compito tutt'altro
che facile perchè i! disegno deve te*
uer conto delle esigenze e delle li*
nutazioni opposte alla libera fanta
sia dell'artista da un materiale, come
il vetro, che ha da essere piegato a
mano e. nel caso specifico, nascon-
dere i «liunti e -ili attacchi de^li elet-
(rodi. dar rimpressione di fre*:i con*
filini anche se risultano da tratti con*
tifiui. prestarsi a tutte le contorsioni
richieste da lettere in corsivo o in
maiuscolo, mantener sempre lo
stesso
calibro senza strozzarsi ai gomiti o
affilarsi alle estremità.
Naturalmente occorre anche una
qualità speciale di vetro, ben lavo
rabile alla fiamma, neutro e molto
resistente. \ e ne sono diversi tipi,
che le nostre Case ritirano ormai da
Murano e da altre vetrerie italiane.
I
n becco a }:as in comu
una sorbente di aria compressa. •>
con una bombola di ossigeno, se è
necessaria una temperatura più alta,
è quanto di essenziale occorre al sof
fiatore. che sotto *:li occhi vi plasma lettere calli-
grafiche e curve più ariose come se fossero fatte a
mano libera con una grossa penna intinta in vetro
fuso. Dato e concesso, si capisce, che la cosa fosse
possibile.
M ie due estremità della lettera, o comunque ai
punti terminali dei vari elementi che la costitui
scono. nel caso es«a abbia dimensioni cospicue,
vendono «aidati due manicotti per infilarvi pii elet
trodi. piccoli cilindretti ricavati da una speciale
lamiera di ferro elettrolitico. Da un lato essi si a f
facciano cosi sidl'orificio del tubo vero e proprio,
dall'altro hanno uu "ambo che esce fuori per es-
«ere inserito nel circuito del trasformatore di a li
mentazione.
Inutile quindi insistere sulla montatura necessaria
per mantenere l'elettrodo in posizione concentrica
rispetto alla sua guaina di vetro, garantirne l'iso
lamento. farlo resistere a ojjni scossa durante il
trasporto, e d 'altra parte realizzare fra vetro e me*
tallo una saldatura stagna e perfetta.