

L'ultima bomba
bucini \ari mine quello «lei barone Weill Weiss.
A reali ili queste opere freddezza e monotonia, ani
mandole sempre il Cerasoli istintivamente, ron na
turale st-liso di mi-ura e d'opportunità, d'elementi
floreali o -«piarci di rielo. sfondi di paesaggio. rag
giungendo imb inali accordi, tanto nel colore
quanto nel motivo, della figura ai più vaghi e sug*
ge>ti\i elementi decorativi.
Cosi meli Ire. nelle >ue composizioni, una fanciulla.
nelTe-iiberante sua giovinezza, potrà sorgere da un
fascio di olezzanti fiori indolentemente raccolti in
voluto abbandono, uua mistica immagine della
\ ergine, alla tremula luce dei ceri potrà ricevere
l'omaggio di purpuree o candide rose, dalla puris
sima devozione d'un'altra fanciulla nella più fer
vente preghiera alla Sovrana confortatrice delle sue
angoscie.
filasi ripo-ando da una rivelazione all'altra, nel-
I interessi delle varie realizzazioni, il Ceragioii
passa dalla pittura alla scultura, dall'arte decora
tiva. nei suoi più vari aspetti, alle creazioni del
l'ambtentazione, risolvendo egre-
giumente, pure in questo com
plesso. inesauribile campo «l'atti
vità. con l'abituale senso di. se
vera o leggiadra armonicità. an
che contrastanti esigenze dei vari
temi o quesiti sottoposti alla sua
geniale esperienza * coltura da
enti e privati.
K per formarsi un concetto esatto
della sua particolare sensibilità e
della sua spontanea, singolare de
dizione per la decorazione in ge
nere. basterebbe sentirlo a par
lare. non della Firenze maggior
mente conosciuta, che doveva,
quale rittà più spiritualmente
adatta, ospitare la mostra-mercato
deH'artigianato. ma della
sua Fi-
renzina.
come il Ceragioii la
chiama, della Firenze più igno
rata e nascosta, e dell'emozione
più intensa ch'essa può originare
(e chi le ha provate queste emo
zioni solamente le può compren
dere) al trovarsi, inaspettata
mente. alla presenza d'una lu
netta robbiana. d 'un qualche
stemma gentilizio, d'un artistico
bronzo o ferro battuto, in qualche
augusta viuzza...
Nell'arte decorativa propriamente
detta, infatti, la genialità del Ce-
ragioli ha avuto campo di rive
larsi in tutto quanto può circoli
darsi nella vita quotidiana (nulla
essendo ormai estraneo alla sua
influenza, dalla culla vaporosa
tutta trine e pizzi alla solenne
maestà dei candelabri del sepol
cro). a cominciare dalle maniglie ideate per le porte
del Palazzo Reale di Torino, alla completa ambienta
zione — sovente non poco impegnativa, e preoccu
pante. nell'armonizzare il nuovo ai locali da siste
marsi — di sontuosi e storici palazzi, come per
esempio quello del barone Weill Weiss di Lainate,
che dell'arte del Nostro ospita varie delle più egregie
prove, e per esempio la biblioteca, che vi ideava e
che custodisce, nelle sue collezioni, pregevoli, ric
che rilegature da lui create:
lustrata: L'atlantùle
:
Sogno d'una natte tli mezza estate
:
La rena tlelle
Iteffe-, Le Erinni.
Ricordiamo inoltre: decorazione del Palazzo di
Rorà. della Palazzina I)onn, ecc.; sempre scrupo
losamente, fedelmente alle esigenze, di tecnica e
di stile, degli ambienti affidati alla sua opera di
creatore e restauratore; medaglie (per il Cinquan
tenario de! Consorzio Nazionale Italiano; del Cara
biniere; per il Centenario del 71" Reggimento Fan
teria, ex Brigata Granatieri; commemorativa del
dono dell'ospedale fallo is tru ir e per conto della
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