

\ isita. ii la a ni sud a targa ili otti ine, li i sulla poi 11 un t
arsi Ila racchiudente il nome «lei pittore \eretto i
carboncino. I n M'jir.iluo^o in g lie li’ .iereo romitaggio
è fonte «li continue sorprese e «li gradite riveli/ion i
per il cultore e l'amante «I arte. In un disordine elle
non è fuori luogo chiamare pittoresco,
m
ilfo ilino
e sovrappongono cavalletti, i|u id n . disegni. vc lu //i.
.o rn ic i. torcili, libri, pubblicazioni. strumenti musi
cali. ecc. Occheggian • pure fotografie con dedichi
fra cui «.jitella «lei cappuccino Padre Pio «li Petral
cma.
N'oti si ha certamente la pretesa di
scoprire
ijiiel gemale e personalissimo artista c h e Felice
V ellan che. pur avendo compititi 1 regolari corsi
«IcH'Albi rtina. può considerarsi un nilodid Ut i. leso
alla continua ricerca «li nuove sensi/.ion: e di nuovi
me/./1 d espressione che ha sempre v il ut «»tare parie
pei >e stesso. A ltri, e con ben m a ^ m r autorità e
competenza. hanno esam inato e d ivu lgato l'arte sin .
Ad esempio \ ittoiio l'alletti gli 111 ileihcito uno stu
dm app roloiu lito sulla rivista A IU ’ «li Io rin o (di
cembre lll : S).
In occasione d ima non lo.nana e riusciri ■ per
•oliale
allestita «lai Nostro al torinese (a rco lo degli
A rtisti. M ir / in m Hcrnardi cosi scrivevi della sua
arte e del suo temperamenti' ( I ) :
... Qual pittore. .«
T o rino , più di lui sempre ugualmente gaio e seri
no, tollerante e argu to , e lid o ncll'atTuto e fedele
nell ‘am icizia,
« li
tutti benvoluto e al
m io
apparire
lk ta iv e iite festeggiato come ve c >n la sin presenz i,
da
s o lo ,
bastas e a d ir brio ad un i compagnia «l ini
b ron c ia ti: ( 111 più ili lui ad iti ibile e servr/nvo le
senza clic li g e n tile / / i d e ll'm im o possa sembrar
i tb o lr/z a o ad u la /io n e : V s s u n o stupore, du i
m ie. <.!ic sim ile in ilter ibilm eiile lo rtii'u ta disposi
/ione dell i spirito crei nell'artista un 'imm ed i iti
comun icatività col motivo e ne nasca una sponta
nca simpatia anche per le cose
per tutte le cose
in esso visibili, onde il d ip ingere per lui non sia
mai soliloqu io (talvolta crucciato e tormentato),
ma sempre colloqu io ilare e aperto. I.a freschezza
e la sc io lti//.! «li tante vedute di Felice V e lin i, li
sua invidiabile attitud ine a c miniuoversi per li
m illesima volt.i davanti ad un s o l e t t o m ille volte
latto e rifatto e ad rifon d e re nell i pittura tale corn
ino/ione. denv in ». sì. «la una rara facilità di mano,
da una vecchia abilita quasi artigiana, ma non ap
parirebbero cosi sincere se non vi giocasse dentro
l'indole umana che s ì- detto... In queste vedute che
alla prm .a occhiata si scambicrcblxTo per tempere
e Mino invece trattate ad olio largamente diluito
con petrolio m agro per ottenere un mezzo Huiilo
rapido e trasparente, certi impasti che con tristin o ,
pesanti e impacciati, con la fuggevo le briosità del
l'artista, sono ogg i scomparsi; e il suo linguagg io
pittorico ha trovato p iro le pronte ^id esprimere,
un tile che f irse da tempo cercava, adatte al suo
btin to ...
Su
(iii'zellu Scrii
del l‘; e il i aprile l l>ìZ P i o
lo i .s an ili si
rissi
:
Felice V cllan preferisce il pae
sa g g io : olii che gli splendori delle g riz ie temm i
t:il i. li pri/mMtà delle acconciature e l'eleganz i
«li certi itteggi im e n i divenuti necc** iri e
jk
rfeiii
nella composizione pittorica, egli am i la p ittu ri
all'a ria
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rta : la tavoletta dipinta . l ' i brava «i il
fog lio ac«|uarellato
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il disegno sul tacejiuno ese
gu ito sotto 1 im jwovvisa ispirazione d un aspetto
• attraente tic 11 i natura. I i|uel che in questi p ie
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