

sag^i c’è ili luce folgorante, ili gran sole e ili vividi
" colori, Vellan l'attribuisce al sangue abruzzese che
« gli scorre nelle vene jnr parte di madre... Bisogn i
" ascoltare Vellan raccontare le sue avventare di
" v>*>ggi(>. l'incontro coi tartari d i nomadi fattisi sta-
•<bili, ma restati facili alle meraviglie, per cui s’iu
» cantano ai giochi di prestigio del pittore, gli di
• ventano amici, posano per centinaia di ritratti, lo
" ospitano e infine gli offrono di diventare loro
" capo
A sua volta Giuseppe Facotto sul giornale di poe
sia piemontese - lj Brande » del 15 novembre 1952
,
i m
va scritto:
■
Noni pi guist sì» pare a pudia lun
• butcje. Felice! E Vellan a ’l l'è pròpi. Prima *d
tilt ant la vita. perchè ch'a l'è n’om coment, ch'as
• conti ma e ch’a sa contentesse. Nen rnach, ma che
• la contentiva e spatara an gir, e chi ch'a lo avisina
" a seni an chiel coma na fòrsa brava aiegra e gene-
iosa ch'aj fa sponté ‘1soris rnach a guardalo. Com:
- an ;oa arti. Perchè Felice a 1l'è il co ant s ia arte.
» Na felicità, la soa. faira 'd naturalessi e 'il facilità.
Pitor nà. tilt per chic! a l'è fàcil e naturai. Naiu-
• ral l’imprcssion. fàcil l’esecussion. Pitor nà. ma ’d
■<ci) pitor fait... ».
Alle biennali veneziane Felice Vellan fra le altre
opere espose le seguenti punte secche: - Piccioni ",
■Scoiattoli » che trovatisi alla torinese Civica (ìal
leria d'Arte Moderna, <• Cantori di Antagmul
• Cantina marinara dell’isola d’Elba » e » Veduta di
Istambul ». Acquisti di personalità e di importanti
gallerie e quadrerie italiane ed estere gli dettero am
bite e meritate soddisfazioni. Fra l’altro egli è pre-
vente con diverse tele di soggetto alpinistico, tra cui
Case di Cìuido Rey a Cervinia ». al Museo Nazio
nale della Montagna Duca degli Abruzzi al Monti-
dei Cappuccini.
Alcuni anni or sono si è anche recato in Abruzzo
e mi Molise con S. E. Domenico Riccardo Peretti
(ìriva (il quale si è specializzato nei bromoli che sono
artistiche fotografie eseguite con olio magro) ritraen-
donc gran copia di suggestive impressioni. Dopo es
sere stato per cinque anni in Bulgaria, ospite di Re
Boris, fece una riuscita mostra, di tele e disegni ese
guiti in quel paese, in una galleria torinese. Nel paese
balcanico seppe cattivarsi molte simpatie, tant’è vero
che quelle popolazioni non volevano più baciarlo
ritornare in Patria e, per poter partire, il geniale ed
estroso artista dovette ricorrere ad uno stratagemma.
G>n la stessa facilità con cui con pochi tratti essen
ziali esegue le caricature dei più svariati personaggi
e sa rendere in minio personalissimo un paesaggio od
una scena. Vellan riproduce tipi ed animali di circhi
e serragli rivelando non comuni doti di disegnatore e
pittore animalista. Il suo eclettismo lo ha portat >ad
illustrare argutamente libri per l’infanzia e ad affre
scare edifici pubblici e privati. Si rammentano fra
i tanti le vile ilei circolo sciistico Torinese, l’albergo
Felice Vellan - I cavalli degli zingari (Bulgaria). - Quadro
esposto al Circolo degli Artisti di Torino il 2 $ - 1 2 *1944.
Mediterraneo di Sanremo e il v
di Rodi, affre
scato quest’ultimo in collaborazione con Piero Cìau-
denzi.
Ha pure illustrato il volume » Torino bella » con
le poesie di Filippi Tartufari sulle piazze subalpine
(Ed. Raitero) ed ha compiuto recentemente un viag
gio con Mino Caudana illustrando le più importanti
località gastronomiche piemontesi.
L ’innata e già ricordata facilità con li quale Vel
lan coglie il lato più espressivo o caratteristico di
uomini e cose, lo fa annoverare fra i più efficaci e
convincenti nostri caricaturisti e lo ha portato ad
essere uno dei principali illustratori della sede tori
Fette* V tfls i - “ I piccioni ~ - Po sta
esposta alla liii— slr di V isw zia o ri iy H