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UBICAZIONE K DESCRIZIONI-'

OKI. SKDIMK STRADALE

DENOMINA/K )NE

PROPOSTA

MOT1VAZK )NE

2) Sedime stradale estendentiM dalla via V in ­

cenzo Steflenone alla \i.i Arduino e pri

ma via parallela alla via (ìiordano Bruno.

Lunghezza m. 143, larghezza m. 15.

i

Ferdinando Micheli

Nato a Carrara il 12 gennaio 1K72. morto a

Torino il 13 maggio 19^7. Laureatosi a To­

rino, frequentò come assistente volontario la ,

[ Clinica generale diretta dal prof. (Camillo

Bozzolo. Desiderio di larghe e varie cono­

scenze spinse il Micheli a studiare all’estero

e fu a Vienna nella Clinica Medica diretta

da

Neuser

e nell’istituto di Anatomia Pato­

logica diretto da

Weich'clbaum.

Ritornato a Torino, prese jxisto come assi­

stente effettivo nella clinica Bozzolo e con un

lavoro assiduo, nel quale si svilupparono in

magnifico progresso le sue attitudini alla ri­

cerca e alla penetrazione «lei problemi della

Clinica, si preparò alla carriera didattica

j k t

la quale era così straordinariamente dotato.

Questo periodo di Clinica Medica di Torino

»

.

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-

\

come Assistente dapprima, e |K)i come Anito, I

durò 12 anni (1900-1912) e ad esso si devono

alcuni tra i lavori più originali e brillanti che

' hanno indicato in lui una magnifica pro-

messa della C lir '*

a italiana.

Chiamato a dirigile nel 1912 l’istituto di Pa

1 tologia Medica di Siena, vi restò cinque anni

e vi lascili un largii retaggio di ammirazione

e di simpatia.

Da Siena nel 1917 venne chiamato all;1 Pa­

tologia Medica «li Firenze e tre anni dopo,

nel 1920. la Facoltà Medica di Torino lo ri-

chianui jxr la direzione della Clinica, che

lo tenne per 17 anni. Fu un rigoglio di la­

voro, di nuove forze sorte e donate alla d i­

sciplina medica, alla cultura degli studenti e

dei pratici. E ’ il periodo più fecondo. Una

grande clinica a sua disposizione, un nume­

roso gruppo di giovani, venuti da ogni parte

d’Italia, si raccolgono intorno a lui pieni di

fede nella sua guida. Dalla sua peni ti ante-

visione dei problemi più attuali della

medi

cina, da una ingente osservazione casistica, 1

dalla ricerca ben coordinata «lei suoi assi- |

ì

stenti ed allievi, si concretano in questo lun­

go periodo «li diuturna fatica i gruppi di la

vori originali e le trattazioni sistematiche.

|

che hanno imposto così autorevolmente la

1 scuola di Torino in Italia e all’estero.

Occorre poi notare che la vedova del Pro-

i

fessore Micheli ha lasciato al Comune

ia

somma di L. 10 milioni, perchè vengano de­

stinati a favore dcU’Ospcdale San Giovanni.

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