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I nuovi impianti sperimentali

del Laboratorio di Aeronautica

del Politecnico di Torino

di M. PANETTI

Cenno storico

Quìndici anni or sono in questo stesso periodico

si dava notizia del primo venticinquennio di attività

del Laboratorio di Aeronautica, sorto in Torino fin

dal 1912, con una prima stazione sperimentale per

la prova dei motori di aviazione su banco a reazione,

capace di misurare la coppia motrice.

In quelle notizie è illustrata la storia di questo

Istituto e lo sviluppo mai interrotto dei suoi mezzi di

ricerca: gallerie aerodinamiche, bilancie per la mi­

sura della resistenza delle forze portanti e delle derive

sui modelli di aeromobili e delle loro parti essenziali,

attrezzature speciali per lo studio delle eliche, equili­

bratori per masse rotanti, impianti per lo studio dei

motori e dei carburanti, sia all’aperto sia in camera

condizionata, a temperature e pressioni corrispon­

denti afle più alte quote raggiunte dal volo.

La monografia si chiudeva esprimendo la speranza

di procedere in un prossimo avvenire alla costruzione

di una galleria aerodinamica di maggiori dimensioni,

portando il diametro della carcera sperimentale a

3 m. per poter operare su modelli in scab meno ri­

dotta. e quindi attenuare la divereenza fra i valori

del numero indice delle condizioni di prova e ouello

corrispondente ai fenomeni del volo con l’appa’-ec-

chio in vera grandezza.

Si era allora al termine del 1937.

Le preoccupazioni di un nuovo conflitto mondiale

cominciavano a delinearsi, e ben presto si aggrava­

rono. paralizzando lo svilunpo delle nuove attiviti in

progetto.

Pòi sopraggiunseto le devastazioni della guerra,

particolarmente disastrose per Torino.

Ntiovi indirizzi

Il

Laboratorio subi alcuni danni, ma fortunatamen­

te di limitata entità, e continuò ad operare, mentre

provvedeva alle necessarie riparazioni.

Al termine delle ostilità però h sua attrezzatura

apparve snrpa— ta dftgH straordinari progressi com­

piuti dall'aeronautica, fra i quali fondamentale l'au­

mento delle velocità di volo, fino a raggiungere la

barriera del suono, con la trasformazione delle forme

strutturali più caratteristiche degli aeromobili e con

la sostituzione dei propulsori a reazione alle eliche.

Perciò il Laboratorio, con l'appoggio del Centro Stu­

di per la dinamica dei fluidi, costituitovi dal Consi­

glio nazionale delle Ricerche, e in vista del trasferi­

mento del Politecnico nella nuova sua sede sui ter­

reni dell’antico Stadio, mise in progetto la costru­

zione di un compressore assiale sperimentale per lo

studio dell’elemento più c " Meo dei nuovi mo­

topropulsori a reazione.

Contemporaneamente si occupò della realizzazione

di una galleria aerodinamica per l'esame dei moti a

velocità transoniche ed ipersoniche, e riprese il pro­

getto della galleria di

3

m. di diametro, già vagheg­

giato nel

1937,

ma operante, secondo una nuova con­

cezione, con aria compressa a tre atmosfere, in cir­

cuito chiuso, per eseguire prove su modelli con un

indice assai più elevato di quello realizzabile con la

galleria di m. 2, al fine già indicato di acccostarsi

alle condizioni del fenomeno aerodinamico con ap­

parecchi in vera grandezza.

La galleria transonica e quella di m. 3, per le quali

è disponibile nella nuova sede il padiglione dedicato

all’aerodinamica, verranno attivate da uno stesso mo­

tore a numero di giri variabile, di potenza superiore

ai 1000 kW. (fig. 8).

Invece il compressore sperimentale per lo studio

dei motopropulsori a reazione è stato sistemato nella

vecchia sede al Castello del Valentino, dove sono in

corso le prove per controllarne sperimentalmente le

caratteristiche e la progettazione dei dispositivi per

modificare l’orientamento delle sue pale.

Terminata la fabbricazione della nuova sede verrà

trasferito in essa insieme con le altre attrezzature del­

l’antico Laboratorio, rinnovate in parte per tenere

conto delle nuove esigenze dell’aerodinamica speri­

mentale.