

Complessi ambientali collinari « C »
Corona verde di poggi e piccole conche, dominanti sul Po, luogo di insediamento
privilegiato di grandi «vigne», ville ed edifici di elevato decoro, con parchi e
giardini.
I. DEFINIZIONE
I complessi ambientali « C. si sviluppano sulle
estremità delle dorsali collinari che scendono a ven-
taglio verso l'arco del Po. Quivi tali dorsali si apro-
no in piccole conche e poggi (o « promontori »,
come designati dal Grossi a fine Settecento) domi-
nanti sul fiume e sulla pianura torinese.
Nell'insieme, i complessi in questione sembrano
costituire una corona sull'orlo del ventaglio collina-
re (del quale le aree « V », nei versanti solivi delle
dorsali, sembrano costituire gli elementi radiali).
Dopo l'elevazione di Torino a capitale sabauda,
la posizione dominante, la facile accessibilità e la
vicinanza alla città hanno fatto di tali poggi e conche
luogo privilegiato di insediamento di « vigne», ville
e « casini » per villeggiatura.
I complessi in questione si caratterizzato e si
distinguono dai complessi « V » (versanti solivi pre-
valentemente agricoli delle dorsali collinari, soste-
gno e cornice a costellazione di « vigne » )
per la relativamente alta densità di residenze
storiche per villeggiatura
per la concentrazione della maggior parte del-
le residenze più prestigiose della collina (quelle
che il Grossi, a fine Settecento, annovera come
«ville» (
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)
per la « varietà. del paesaggio storico (come
già testimoniava il Botero, tra Cinquecento e Seicen-
to), dovuta al frequente alternarsi dei vigneti ai bo-
schi, ai prati e campi, ai parchi e giardini (
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)
per l'attuale dominante presenza dei parchi
realizzati in prevalenza dopo la metà dell'Ottocento
su primitive aree a bosco o su aree agricole di me-
diocre qualità
per il valore paesistico complessivo di cornice
verde collinare al corso del Po, coglibile dalla città e
dai parchi sviluppati lungo il fiume, cornice masche-
rante la vista di gran parte della zona medio collinare
retrostante.
L'urbanizzazione della zona pedecollinare »,
avvenuta tra Ottocento e Novecento, rimase circo-
scritta alle parti basse delle propaggini collinari o ai
fondi valle. La riduzione delle aree storiche in que-
stione non provocò gravi conseguenze sotto l'aspet-
to ambientale e paesistico: alcune « vigne » storiche
rimasero conglobate nelle urbanizzazioni a ville con
giardini; la crescita dei parchi realizzati sulla sponda
destra del Po e lo sviluppo dei piantamenti, lungo il
corso Moncalieri e lungo il canale Michelotti, rin-
saldarono la continuità della cornice verde collinare
al corso del Po visto dalla sponda cittadina (cfr.
relazioni sulle fasce fluviali del Po).
Dall'ultimo dopoguerra, negli anni recenti, edi-
ficazioni sparse e urbanizzazioni inadeguatamente
regolate e controllate provocarono gravi danni am-
bientali e paesistici ai complessi in questione. Ver-
ranno indicati interventi possibili di riqualificazio-
ne diretti ad attenuare gli effetti deturpanti e distur-
banti.
II. INDIVIDUAZIONE
Sono oggi individuabili come complessi da sot-
toporre a « tutela attiva» sette porzioni delle estremi-
tà delle dorsali collinari suddette.
La « tutela attiva di tali complessi è proponibile
per i seguenti motivi
— ogni complesso «C» costituisce un'entità
paesistico-ambientale sufficientemente estesa e con-
servata da potervi ancora riconoscere i principali
caratteri delle strutture e della fisionomia storica del-
la zona collinare a cui apparteneva
- ogni complesso « C » racchiude un insieme di
ville, « vigne » ed altri edifici di elevato decoro, co-
stituenti complessivamente un bene storico artistico
ed ambientale di valore superiore al valore attribui-
bile a ciascuno di tali edifici separatamente
- le superfici non costruite (superfici a bosco, a
parco, a giardino e superfici originariamente agrico-
le), costituenti sostegno e cornice agli insiemi sud-
detti di «vigne» e ville, si prestano ancora ad essere
mantenute o riqualificate in modo da reintegrare
l'immagine ambientale storica notevolmente varia di
tali complessi ambientali
— l'insieme dei complessi « C », nonostante le
recenti intrusioni deturpanti di urbanizzazioni estese
e di edifici sparsi, consente ancora di riconoscere il
valore paesistico storico dell'intera corona verde
delle ultime propaggini collinari che incorniciavano
il corso del Po; sembra ancora possibile reintegrare
in parte tale immagine paesistica d'insieme, attra-
verso adeguati interventi di riqualificazione, in par-
ticolare sui nuovi piantamenti, sui nuovi giardini,
sulle nuove recinzioni e sui caratteri esterni dei nuo-
vi edifici
— antichi percorsi, che servivano tali complessi
e che fornivano gli accessi «carrozzabili» alle ville e
alle « vigne», si prestano ad essere mantenuti o ri-
condotti in condizioni atte a costituire storici itinera-
ri di «passeggiate» di elevato interesse ambientale;
tali percorsi proseguono entro i complessi contigui
di interesse paesistico ambientale « V » e « C.; nel-
l'insieme costituiscono una rete a ventaglio colle-
gante la zona urbanizzata pedecollinare con i poli di
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