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tipici di borgo extraurbano della prima industrializ-

zazione costituenti cortine lineari o chiuse a cortile,

con completamento di edilizia residenziale e com-

merciale a tre, quattro piani, risalente alla seconda

metà Ottocento,

da tessuti urbani organizzati in isolati chiusi con tipi

edilizi residenziali e/o commerciali (lungo gli assi

storici pianificati) allineati sui fronti viari, di quat-

tro, cinque, sei piani, risalenti alla pianificazione

urbanistica del primo decennio del Novecento e

completati nei decenni successivi,

da tessuti urbani discontinui, nella fascia limitrofa a

Corso Francia, con edilizia residenziale a carattere

mono o plurifamiliare a due piani, del tipo a ville o

palazzine, con giardino, di architettura eclettica o a

rt

nouveau di inizio Novecento

— la cui immagine urbana corrisponde al pro-

gressivo fenomeno di urbanizzazione del territorio

avvenuto prevalentemente nel primo e secondo de-

cennio del Novecento (sull'asse di Via Cibrario) ed

all'inglobamento del preesistente nucleo di S. Dona-

to caratterizzato da edilizia di borgata, con risultan-

ze urbanistiche ed edilizie prevalentemente omoge-

nee e di specifica caratterizzazione (sulla antica di-

rettrice di Via S. Donato).

II.

INDIVIDUAZIONE

La perimetrazione dell'ambito coincide, salvo

una riduzione nella zona Nord-Ovest ed un amplia-

mento nella zona Sud-Ovest, con quella indicata dal

Progetto Preliminare di Variante al P.R.G.C..

La zona interessata ha come

limiti

- a Sud,

in

corrispondenza di Corso Francia, il

Quartiere 5, ed in particolare un ambito urbano di

impianto coevo

- a Sud-Ovest, a Ovest e a Nord, tessuti urbani in

cui si è constatata la rarefazione dei tipi edilizi con-

notanti l'ambito

- a Est, oltre al Corso Principe Oddone e la Piazza

Statuto, il Quartiere 7 e il Quartiere l, che presenta-

no diverse e specifiche caratterizzazioni.

Gli assi storici e le direttrici storiche di sviluppo

sono costituiti rispettivamente da

— Via Cibrario, di nuova espansione dell'ultimo

quarto dell'Ottocento, sull'asse di Via Dora Grossa

(attuale Via Garibaldi)

- Via S. Donato, sul sedime dell'antico collega-

mento tra la città, il borgo S. Donato e

il

borgo del

Martinetto.

III.

QUALIFICAZIONE

III.

I .

Elementi urbanistici

La vicenda di sviluppo e trasformazione del-

l'ambito può essere schematizzata nelle seguenti fasi

a)

organizzazione rurale del territorio, specifica

di pianura, rilevabile dal

PLAN GEOMETRIQUE I

de la Commune de I TURIN [...],

1805, caratterizza-

ta dalla presenza di

- lotti agricoli, orti, edilizia rurale, strade vicinali,

canali

— strada di collegamento verso il Moncenisio (sul-

l'attuale allineamento di Corso Francia)

— strada di collegamento con Collegno (sull'attua-

le allineamento di Via S. Donato)

- strada detta «di Moutins» di collegamento con il

borgo del Martinetto (circa sull'attuale tracciato del-

la via S. Donato).

Di questa fase permangono alcuni allineamenti dei

tracciati viari citati.

b)

fase di impianto e sviluppo del Borgo S. Do-

nato con edilizia aggregata lungo l'attuale Via S.

Donato, rilevabile nel

Catasto RABBINI ,

1866, ca-

ratterizzata da

- tracciato, sull'attuale allineamento, della Via S.

Donato, confermando il collegamento con il borgo

del Martinetto

- sviluppo edilizio della borgata prevalentemente

lungo la via citata e lungo il confine Est dell'ambito

permanenza dell'organizzazione agricola nelle

zone restanti

- al confine Est dell'ambito, creazione della sede

ferroviaria del collegamento Torino-Novara (dal

1853)

c)

fase di pianificazione e organizzazione urba-

nistica della zona rilevabile nella

Carta detto Stato

Maggiore Sardo,

1881, caratterizzata da

- organizzazione di tracciati viari a maglie regola-

ri, con andamenti ortogonali e paralleli alla Strada di

Francia (ora Corso Francia) nella zona Sud dell'am-

bito, con andamento ortogonale e parallelo al trac-

ciato della nuova Via Cibrario nella zona centrale a

Nord dell'ambito, con creazione di due piazze bari-

centriche (attuali Piazze Barcellona e Peyron)

— permanenza della preesistente direttrice di Via

S. Donato e di alcuni originari tracciati viari non

congruenti con il citato reticolo pianificato, nella

estrema zona Est dell'ambito

— addensamento edilizio intorno al borgo più anti-

co ed in parte lungo

i

due principali tracciati viari

d)

fase di sviluppo urbano e di completamento

secondo l'organizzazione citata negli anni tra la fine

Ottocento e i primi decenni del Novecento, leggibile

nella

PIANTA I DELLA CITTÀ DI TORINO I COL-

L'INDICAZIONE DEL PIANO UNICO REGOLA-

TORE E DI AMPLIAMENTO,

1907 e nel

[PIANO

REGOLATORE CON VARIANTI aggiornate at

19351,

caratterizzata da

— completamento delle fronti su via degli isolati

parzialmente già edificati e realizzazione di isolati a

cortina continua o con tipologia a ville sui lotti ine-

dificati.

III.2.

Etementi editizi

Le classi tipologiche residenziali caratterizzanti

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