

Spazio di interesse ambientale è la Piazza Gia-
comini, definita da impianto urbanistico disegnato e,
su tre lati, da cortine edilizie connotanti e di natura
omogenea, caratterizzata dalla presenza di verde at-
trezzato.
IV. CONNESSIONI
L'ambito presenta collegamenti storici con la
zona «barriera di Nizza» (Piazza Carducci) dello
stesso quartiere e con il borgo «San Salvano» del
Quartiere 2, tramite la direttrice della strada per
Cuneo-Nizza (attuale Via Nizza), nel rapporto tra
espansione residenziale di impianto ottocentesco e
nuovi insediamenti operai oltre barriera.
Spazio di interesse ambientale e/o di relazione:
Piazza Carducci»
La Piazza Carducci, pur in assenza di cortine
edilizie connotanti, assume significato di spazio
di
interesse socio-ambientale e di relazione, per l'im-
pianto planimetrico, residuale di tipica piazza dazia-
ria della cinta del 1853, nonché per la presenza del
verde attrezzato centrale, dei servizi commerciali
estesi su tutto il perimetro della piazza che costitui-
scono elemento di relazione sociale e per la funzione
di importante nodo di interscambio del servizio dei
trasporti pubblici.
Spazio di interesse ambientale e/o
di relazione:
Corso Spezia »
Il tratto di Corso Spezia tra Via Nizza e Via
Bizzozero, pur in assenza di cortine edilizie conno-
tanti, assume significato di spazio di interesse socio-
ambientale per la presenza del mercato rionale, sto-
ricamente consolidato nella tradizione locale, che si
svolge su un'area attrezzata alberata.
SCHEDE
n. 33
1
Corso
Bramante 62
Tav.
65/66
(2.1.3.)
F.B.
Quartiere di edilizia popolare (Case GESCAL).
Segnalazione di edifici civili di significato documentario, tipico esempio di edilizia popolare anni Cinquanta del
Novecento.
Su progetto del 1950, edificazione di due fabbricati di civile abitazione.
IACP, 1967: lo., 1972: L. FAVERO, 1979.
2
Tav.
66
(2.2.2.)
L.R
.
3*
Tav.
65
(2.3.5.)
R.N.
OSPEDALE LE MOLINETTE
Corso Bramante 88-90, isolato compreso tra i Corsi Polonia e Spezia, Via Cherasco
Complesso edilizio dell'Ospedale Maggiore di S. Giovanni Battista e della Città di Torino.
Complesso edilizio di valore documentario e ambientale, eccezionale esempio tipo/tecnologico di ospedale a padiglioni
collegati da gallerie, rispondenti agli indirizzi funzionali dei tardi anni Venti (pur se oggi gravemente degradato dalle
trasformazioni).
Progetto di Eugenio Mollino e Michele Bongioanni (1926), realizzato tra il 1927 e il 1934. Successivamente oggetto di
numerosi e diversi interventi di modifica, sopraelevazione e infittimento edilizio, da considerare nel loro complesso
degradanti (anche a causa della loro diversificazione e della mancanza di coordinamento) della preesistenza.
„Torino.,
1934, 1939: L.
RE, in
AA.VV.,
Torino
citi, gira
1...1.
1980,
pp.
307-308.
DEPOSITO LOCOMOTIVE ALLA STAZIONE DI SMISTAMENTO DI TORINO
Stazione di smistamento F.S. di Torino, al termine di Via Chisola
Edificio per deposito locomotive (semicircolare).
Segnalazione di edificio per servizi di interesse documentario, tipico esempio di deposito locomotive di tipologia a
pianta circolare, completato di piattaforma girevole di grandi dimensioni.
Edificato nei primi anni del Novecento, con sviluppo circolare completo, successivamente modificato. Compare con
sviluppo circolare completo nella
„
Pianta di Torino con indicazioni dei due Piani Regolalori e di Ampliamento,
adottati
dal Consiglio comunale nel 1913, colle varianti approvate sino a maggio 1915
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