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NOTE

La presente ricerca, oltre che su fonti iconografiche e bi-

bliografiche, ha base e studio nella documentazione coeva del-

l'Archivio di Stato di Torino e dell'Archivio del Comune di

Torino e nel riferimento alla nutrita serie di provvedimenti legi-

slativi del Ducato di Savoia e del Regno Sardo quindi, dai

Decreta seu statuta Duci Amedei VIII» ai Bandi campestri, ed

Editti sulle Caccie Riservate, ai Titoli e Provvidenze sullo stato

delle strade, ai Regolamenti del 1771 e del 1817, nell'intento

che tale documentazione, puntuale e insistita, rimanda con mol-

ta evidenza, al di là del dato normativo sul problema delle

strade, alle generali coordinate della gestione dello stato ed alla

politica di tale gestione.

I fondi archivistici documentano la politica settecentesca

indirizzata af riuso di una rete stradale, ove si colga, nei progetti

di restauro o nell'impianto di nuove strade e nelle loro soluzioni

alternative, la volontà di controllo e di razionalizzazione, certo

al di là dei risultati, del contesto territoriale.

I fondi relativi alle strade nel periodo napoleonico, collega-

te da una regolamentazione imperiale di tipo più generale, nella

serie delle relazioni sullo stato delle strade, reificano una condi-

zione dei siti, problematizzandola nelle soluzioni.

Per tutto l'Ottocento, nel riguardo della infrastrutturazione

collinare, la serie di disegni di strade e di ponti per la collina, i

riferimenti di pratiche di doglianze e di ricorsi, i piani regolatori

dello zoccolo collinare nel riferimento al regime consorziale

delle strade vicinali della zona di strutturazione storica, inqua-

drano una problematica che, nel riscontro della analitica esposi-

zione delle fonti, cui forzosamente si rimanda, trova la sua

aderenza nella storicizzazione dei dati per la comprensione del

progetto storico.

(

I

)

G.CORRADI, 1968, pp. 37 e sgg., p. 41.

(2) JACOPO DURANDI,

Il Piemonte I Cispadano Antico I

ovvero memorie I Per servire alla notizia del medesimo, e all' in-

telligenza degli antichi scrittori, diplomi, e documenti che lo

concernono, con varie discussioni di Storia, e di critica diplo-

matica, e con monumenti non più divulgati,

G. Fontana, Tori-

no, 1774, Art. XI, « Della parte cispadana del contado di Tori-

no, e del contado di Monferrato propriamente così detto», pp.

304-315.

(3) ALDO A. SETTIA,

Insediamenti abbandonati nella Col-

lina Torinese,

in «Archeofogia Medievale, cultura materiale

insediamenti territorio», CLSF, Firenze, 1975, II, pp. 237,

268.

(

4

) Si veda per il riferimento ad una consolidata configura-

zione viaria della Collina, agibile al transito con carri e ad uso di

una struttura agricola a viti, alteni e frutteti, i puntuafi enunciati

degli

Statuti di Torino,

6 giugno 1360, in

[Raccolta Duboin].

1818-1869, 1. XV, «Statuti di Torino», t. XXVIII, vol. XXX:

art. 68, p. 944, sulla estensione giuridica dell'area collinare per

l'uso dei molini: « nec a vado Sancti Viti usque ad podium

Misclae... » (da S. Vito al poggio di Muschie, oltre Sassi); art.

116, p. 956, sulla custodia delle vigne; art. 131, p. 959, « De

poena illius seu illorum qui portarent de ultra Padum palos,

vites, vel sarmentas» «...supra carrum, vel supra aliquam be-

stiam... » in cui l'accenno ai carri conferma l'esistenza di vie di

collegamento alle vigne. E così,

ibidem,

l'art. 138, p. 961, « De

poena illius, qui alienam vineam intraverit... », l'art. 139, p.

961, « De poena illius, qui vinum furtive faceret ultra Pa-

dum...», o il 140, «De rapolatoribus non intrandis in vi-

neas... ». L'art. 151,

p.

964, «De poena intrantium alienas pos-

sessione.» richiama la persona «quae intraverit altinum seu

vineam »: inoltre, nell'accenno ai frutti «ficus, pira, nuces,

poma vel persica» sottolinea le qualità colturali del territorio

collinare. L'art. 153, p. 964, «De via quae est prava ad eun-

dum» richiama il possessore a che «teneatur et debeat dictam

viam aptare et aptam tenere, alias licitum sit unicuique licite et

impune cum carro et bestiis ire et redire per possessionem prae-

dictam...». Mi pare sia anche da ricordare l'art. 251, p. 989,

De vino forensi non apportando seu ducendo in Taurino»

....quod natum non fuerit in finihus vel territorio, vel districtu

civitatis eiusdem», nel quadro di una politica del territorio gesti-

ta sull'autosufficienza delle produzioni locali.

(5) A. ScorrI, 1969, pp. 12, 55, 145.

(6) ASCT,

Ordinati ,

1401, 19 novembre, foglio 133 verso,

«

et primo super faciendo viam novam incipiendo de via pontis

Padi per ecc.a S. Saverii... per ortalia anth. de nicolaxo... quae

venit... margaritam». E C. CHEVALLARD, P. FROVA,

Cronaca

di Torino, «Le

Bouquiniste», Torino, 1972, p. 72.

(7) CARTE / DE LA MONTAGNE l DE

TURIN

/ AVEC

L'ETENDUE I DE LA PLEINE I DEPUIS le Sangon / Jusqu'a ta

Slure I ...

[1694-1703].

(8) Essenziale il riferimento alla

RELATIONE DI PIA-

MONTE

(1607) di Giovanni Botero, richiamato nella lettera di

Aquilino Coppino a Ercole Bianco, «Colles Taurinenses», in

AQUILINI COPPINI, I IN TICINENSI I GYMNASIO I Artis

Oratoriae Regii Interpretis I Epistularum libri sex I Ad Sereniss.

CAROLUM EMMANUELEM / Allobrogum Ducem & Subalpi-

nae I Italiae Principem,

Mediolani, Apud Typographos Curiae

Archiepiscopalis, MDCXIII, p. 43, in cui descrive al 1609 la

collina di Torino: « ... Non terras mihi, sed immensam aliquam

tabulam pufcherrime pictà videbar intueri, imo amphiteatra plu-

ra eximiae formae, immensaque magnitudinis, qualia sola re-

rum Natura parens valeat effingere. Proprius spectare volui.

Distant hi colles ab urbe ad tria stadia: radices alfuit Padus. Ita

vero assurgunt sallentibus clivis lenitur et sensim, ut te ascende-

re vix arbitrere. Bacchum, Pomoniam, Palem, et Cererem non

alibi dixerim maiores habere delicias & opes, ut Joannes Bote-

rus vir insigni doctrina, et brevieloquenti loquentia clarus totum

hunc montem ob felicem rerum omnium proventum et affluen-

tiam haud immerito aureum appellasse videbatur. Ubi per lapi-

deum pontem transieris Padum, ad dextram via est quae Monca-

lierium ducit; ad laevam, quae Cherium, oppida ampla et opu-

lenta. Plures alie occurrunt mediae, plures semitae, per quas ad

albescentes nobilium, & Aulicorum Villas itur. Mihi quidem,

prata, vineae pomaria et scissa aratris spatia sese dederunt, ut

quacumque in partem inciderent oculi, mirum

in

modum refi-

centur».

E inoltre una descrizione del 1656: « Ricreossi poi la M.S.

nella veduta di Pianura vastissima irrigata da Fiumi, e terminata

dalle Alpi. Mirò i vicini colli, nelle sommità e ne' seni de' quali

paruele seminata fosse un'altra città di Torino per lo numero

delli Habitati rurali e de' Palaggi nobili», pp. 27 e 28, de

LA

MAESTÀ I DELLA REINA DI SVECIA I CHRISTINA ALES-

SANDRA I Ricevuta negli Stati I DALLE ALTEZZE REALI DI

SAVOIA / L'ANNO 1656 I RELATIONE I dell'Abbate Don Vale-

riano Castiglione Historico delle medesime Attezze I,

in Torino,

per Carlo Gianelli, MDCLVI, (BR R50(57)).

(9) Ordine del Principe del Piemonte che proibisce la cac-

cia sui colli di Torino, salvo ai proprietari sui loro beni e nei

mesi non esclusi,

13 settembre 1624,

[Raccolta Duboin],

1818-

1869,

1. XII,

tit. V, «Della caccia e della pesca», p. 1120; t.

XXIV, vol. XXVI.

(10) «Artefatto piano»: livellamento terrazzato di un decli-

vio o di un poggio, contenuto da muri di sostruzione a balcona-

ta, quale base dell'edificio della vigna e della villa, del giardino.

(11) Ordine di S.A. che manda ai sindaci dei comuni di qua

da monti di far riparare le strade e ponti nel termine di due

mesi,

I l

aprile 1584, in

[Raccotta Duboin],

1818-1869, 1. XII,

tit. VII «Delle strade e dei ponti», p. 1617; t. XXIV, vol.

XXVI.

(12) Manifesto del delegato sovra le strade che manda ese-

guire l'ordine di S.A. per la riparazione delle strade e ponti in

data 11 aprile,

25 agosto 1586, in

[Raccotta Duboin],

1818-

1869, tit.

VII «Delle

strade e dei ponti », pp. 1618-1619; t.

XXIV, vol. XXVI.

(13) Ordine del Conservatore generale delle strade per

l'

intimazione ed osservanza degli uniti regolamenti,

16 maggio

1587, in

[Raccolta Duboin],

1818-1869,

1. XII,

tit.

VII «Delle

strade e dei ponti», pp. 1623 e sgg.; t. XXIV, vol. XXVI.

(14) Ordine della Camera dei conti a nome di S.A.S. per la

riparazione detle strade,

25 agosto 1603, in

[Raccolta Duboin],

1818-1869, 1. XII, tit. VII « Delle strade e dei ponti», p. 1632;

t. XXIV, vol. XXVI.

(15)

Ordine delta Camera dei conti in nome di S.A. sopra

la manutenzione e riparazione delle strade e dei ponti ,

28 luglio

1607, in

[Raccolta Duboin],

1818-1869, 1. XII, tit. VII «Delle

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