

VIII.
MASSIMO
D'AZEGLIO.
i nobile ed antichissima famiglia di Savigliano, nacque il
24 ottobre 1798 in Torino, Massimo Tapparelli D'Azeglio,
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dal marchese Cesare e da Cristina Morozzo di Bianzè.
Dopo la riunione definitiva del Piemonte alla Francia, la
famiglia ricoverava in Firenze assieme a molti altri torinesi;
i Balbo, i Perrone, i Del Borgo, i Priè, gli Scarampi.
In Firenze ebbe i primi rudimenti di lettere dagli Scolopi,
anzi, dice egli, dal portinaio degli Scolopi, e fin dai primi anni
mostrò ingegno svegliatissimo.
Nel 1807 Napoleone I richiamava in Torino la famiglia D'A–
zeglio: al rimpatrio forzato non consenti il marchese Cesare se
non dopo che Re Vittorio Emanuele, allora in Sardegna, lo con–
fortò a prestare all'imperatore il giuramento richiesto, per amor
della famiglia.
Massimo fu posto allora sotto la ferula di un pedagogo eccle–
siastico,
essendochè
allora
«
nelle famiglie nobili e pie ci voleva
il prete di casa
»,
Ma tra scolaro e precettore, un tal don Andreis
di Dronero, di setta gesuitica, fu un continuo battagliare. E tanto