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I

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sandro, ,dal quale attinse virtù e stimolo di fare ed ebbe incorag–

giamento a terminare

l'Ettore Fieramosca,

che fu poi pubblicato

nel

1833,

con tanto successo, che tosto intraprese un altro

ro–

manzo che fu il

Nicolo de' Lapi.

Rimasto vedovo della figliuola del Manzoni, sposo, in seconde

nozze, Luisa Maumaury Blondel, donna di eletto ingegno, e fu

con essa a Parigi nel

1836,

dove espose al Louvre parecchi suoi

quadri che gli valsero una medaglia.

Viaggio in Toscana pel suo

Nicolo,

affine di dargli, come si suoi

dir e, il colore locale, ed in questi viaggi preludio a quella sua

coraggiosa impresa di propaganda dei principii della scuola di pa–

triottismo e di rivoluzione legale che nacque in Piemonte e si

personifico specialmente ne' pensatori piemontesi.

Nel

1838

ebbe l'immenso dolore di perder sua madre.

Nel

1844

abbandono Milano

«

per prender domicilio sulla strada

maestra

»

portando dappertutto la parola d'ordine dei patrioti pie–

montesi, facendosi cooperatore alla formazione di quella opinione

pubblica che

dovea

produrre l'esplosione del

1848.

Sovraggiunsero

collnnno 1845

i rivolgimenti di Rimini ed il

D'Azeglio pubblicava a Firenze, essendosegli negato di poterlo fare

a Torino,

Gli

ultimi

casi delle Romagne,

che gli valsero lo sfratto

da Roma e dalla Toscana e gli accrebbero fama ed autorità presso

i liberali .

.

Nel

1847

credette con Balbo - e con Gioberti e tanti altri va–

lentuomini che il rinnovamento italiano dovesse prender forma di

Confedera zione di Stati liberi con Roma per centro e il Papa per

president e e scrisse la sua

Proposta di programma per l'opinione

na–

{iDI/a Ie.

*

* *

Man mano che i tempi anda vano ingrossando cresceva l'opero–

sità del D'Azeglio in servizio del paese: nel febbraio

1848

scrisse

e pubbli cò I

lutti di Lombardia,

il

primo grido d'allarme, la prim a

spinta alle cinque gloriose giorn ate di Milano.

Scoppiata la guerra d'indipendenza l'Azeglio indos sa la divisa

pont ificia e, come aiutante di camp o del generale Giovanni Du–

rando, comba tte l'Austria nel Veneto . Ferito a Vicenza ricoverò