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Il Consiglio si tenne a miglior partito sospendendo ogni deli–
berazione.
La questione venne di nuovo al voto del Consiglio il 27 marzo
1851; equi credo opportuno rimandare i lettori, curiosi dei par–
ticolari, al verbale stampato di quella seduta e limitarrni a riferire
che
la
concessione venne deliberata, salvo ulteriori concerti per la
scelta del luogo, pei disegni, e per le iscrizioni da apporsi al mo–
numento.
Finalmente, il
2
giugno successivo, il Consi glio permise l'erezione
del monumento nel centro della piazza allora detta
Paesana
ed ora
Savoia.
La Commissione aperse subito un pubblico consor so per la for–
mazione del disegnato monumento, stabiliendo un premio di lire cin–
quecento all'autore del miglior disegno o progetto, ed un altro di
lire duecento a quello che venisse secondo in merito.
Pel monumento e relati va cancellata in ferro tutt'attorno erano
disponibili lire
50
mila ;
la
Commissione dichiarava altresì, senza
però inceppare il concetto artistico, essere suo desiderio che il
monumento consistess e in un obelisco di granito, di forma qua–
drangolare con piedestallo, onde potersi valere delle quattro faccie
del medesimo per farvi incidere appropriate iscrizioni, non che i
nomi di tutti i Municipi che avevano concorso alla soscrizione.
I disegni c i bozzetti che si presentarono in numero di quat–
tordici stettero esposti al giudizio del pubblico in una delle sale
della R. Accademia Albertina di belle arti dall'8 al 24 agosto 1851
e furono chiamati a pronunciare sul loro merito i tre archittetti
Ernesto Melano, Alessandro Antonelli ed Angelo Marchini con a
segretario Camillo Tagliaferri,
Questi, con relazione in data 17 stesso mese ed anno, scelsero
,
per essere premiati due progetti: l'uno presentato dallo scultore Sil-
vestro Simonetta da Intra, l'altro dal pittore Luigi Quarenghi da
Casalmaggiore, assegnando il premio di lire cinquecento al primo
e quello di duecento al secondo dei suddetti artisti.
Il progetto Simonctta componevasi di un obelisco su piedestallo
disposto a croce con quattro statue rappresentanti le principali parti
del regno; il progetto Quarenghi invece non aveva statue ma un
solo obelisco di granito rosso su piedestallo a gradinata, con una
altezza totale di circa venti metri.
Il disegno del progetto Simonetta qual e prescelto fu presentato