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frena assai bene il cavallo; il destro sollevato fino all'altezza del–
l'elmo,
è
d'un portamento fiero, stupendo ed ardito: l'armatura,
copiata da una di quei tempi, è accurata in tutti i più minuti par–
ticolari, e le rimanenti parti della persona sono con grand' arte
meravigliosamente acconciate; infine è tutto il disegno sicuro e
corretto, viva l'espressione, svelte e condotte con stile solenne le
forme.
Qualcuno avrebbe trovato colossale il cavallo ed esagerate le
parti della testa di questo; ma se queste leggiere mende sono vere,
scompaiono affatto ove pongasi mente al soffio di vita che anima
quel nobile stallone, alla nervosa curvatura del collo, al fuoco che
gli spira e dagli occhi e dalle nari, alle elasticità delle ansanti
membra.
L'artista non pose mente alla razza speciale del cavallo usa in
quei tempi, e, con fiero ma riescito ardimento, studiò elevarsi ad
una specie di bello ideale composto di quanto havvi di meglio in
ogni tipo. Talchè il cavallo di Emanuele Filiberto ha il corpo
d'un fiammingo, la testa di un arabo e le gambe d'un inglese. Gli
ammiratori della servile imitazione della natura, i troppo fidi se–
guaci dell'assoluta verità storica, fremeranno d'indignazione a questa
innaturale miscela, ma toltone alcuni difetti di armonia leggieris–
simi e difficili a riscontrarsi dal semplice ammiratore,
il
Maro–
chetti operò assai giudiziosamente affrancandosi una buona volta
dal tipo ordinario di classicismo dei cavalli di tutte le statue equestri,
da quel tipo dalle forme pesanti, dalla testa di toro, dalle gambe
corte, che sono però caratteri veri del cavallo romano degli antichi:
ma che, per quanto forma assai acconcia ai monumenti, non
è
in
relazione con l'idea che abbiamo di questo animale secondo le
specie che oggidi vediamo. .
Lo zoccolo della statua
è
di granito reso lucido, ed
è
adorno
di fregi in bronzo alle
gole dritta
e
rovescia
della cimasa e del ba–
samento. Ai fianchi del lato maggiore sono due bellissimi basso–
rilievi di cui quello all'est rappresenta Emanuele che al campo
di Anthye sta udendo la lettura del trattato di pace che sta per
firmare. Ne legge
il
testo il conte di Stroppiana e dietro lui è
il
Contestabile di Francia cogli ambasciatori. Quello all'
ovest
rappresenta
un episodio della battaglia di S. Quintino; quello in cui Emanuele
Filiberto arriva a salvare dalle mani spagnuole il Contestabile di
Francia e lo fa prigioniero.