

-
12 '-
*
* *
L'equestre statua di Emanuele Filiberto che il 4 novembre 1838
inauguravasi in sulla piazza detta di S. Carlo, è opera ammirevole
del barone Carl o Maro chetti. Sul mer ito artistico di questo co–
lossale lavo ro piovvero i giudizi dei competenti o non, come ad
ogni opera di grandioso concepimento.
L'artista, in suo concetto, ha voluto rappresentare l'eroe nel mo–
mento in cui ritornato di fatto Duca di Savoia, preparavasi a rior–
dinare il suo paese dopo averlo cosi splendidamente conquistato.
Con una mano frena il focoso destriero che freme e quasi vor–
rebbe impennarsi ; coll'altra rimette nel fodero la vincitrice e glo–
riosa spada.
È
tanta
la
vita che spira da quel bronzo che appare
manifesta l'indegnazione del cavallo arrestato nella sua corsa vitto–
riosa, soggiogato da una volontà potentissima.
Riposato e signore di sè
è
il cavaliere; armato di tutto punto,
l'alzata visiera lascia scorgere
il
volto marziale e bello . L ' energia
del gesto della -mano che ringuaina
la
spada travede la decisa vo–
lontà
di rinunciare d'allora alle belliche imprese, per t utto ed esclu- '
sivamente dedicarsi al benessere dei suoi Stati. E lo sguardo che
quell'atto accompagna è proprio del valoroso soldato che a malin–
cuore rinuncia a quel fido compagno di tante glorie, ma che una
ferma risoluzione non meno nobile e grande gli fa decidere.
Di tutte le statue equestri è forse ordinario pens iero
il
contrap–
porr e all'ardore focoso del cavallo
la
posa tranquilla del cavaliere,
ma quello che havvi di speciale in questa si
è
la
partecipazione
dell'uomo alle passioni dell'animale delle quali non trionfa se non
per la potenza di un'eroica ragione.
Tutto intero
il
gruppo ha i caratteri di un rapido movimento
improvvisamente interrotto.
Tutte le linee ne sono armoniosamente combinate si rispetto
all' arte che in quanto all'idea dell'artista ed al modo onde le ha
significate. Il pennacchio e la ciarpa di Emanuele, in balia del
vento, come
la
lunga criniera, le nappe,
il
pettorale del cavallo.
L'intera figura del Duca lievemente incurvantesi all'indietro, ha
un movimento grazioso ed altero ad un tempo:
il
braccio sinistro