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I tanto prosperi successi del glorioso nemico e il ragionato ti–
more di altri non meno per la Francia disastrosi, consigliarono
Arrigo II Re dei Francesi a concludere pace.
I preliminari a buon fine condotti ebbero sanzione definitiva il
3 aprile 1559 a Castel Cambresis donde il trattato prese nome,
e giova qui ricordare quanto riflettesse personalmente l'Eroe Sabaudo
che fu dai più reputati storici, e a ragione, considerato quale il vero
fondatore della potenza e grandezza successiva della Piemontese
Monarchia.
Stabilivasi infatti, in quel trattato di pace tra la Francia e
la
Spagna e che tutti gli altri sovrani d'Europa approvarono:
IO
Che Margherita di Francia, sorella del Re Arrigo II, spo–
serebbe Emanuele Filiberto, Duca di Savoia.
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Che il Ducato di Savoia, il Principato di Piemonte e gli
altri territorii tutti precedentemente sottomessi alla Casa di Savoia,
sarebbero ad Emanuele Filiberto restituiti immediatamente dopo
il suo matrimonio con Margherita di Francia, eccettuate pero le
città di Torino, Chieri, Pinerolo, Chivasso e Villanova, di cui il
re di Francia resterebbe al possesso fino a che legalmente fossero
decise le sue ragioni di diritto trasmessegli da Luigia di Savoia.
Alla testa di
100
dei suoi gentiluomini splendidamente equi–
paggiati si reco Emanuele Filiberto alla Corte di Francia, ove il
9 luglio 1559 celebravansi i suoi sponsali con tutto quello sfarzo
d'abitudine in tale solennità e che i francesi sanno ancor oggi
insegnare.
Contemporaneamente il Duca di Guisa riceveva avviso dal Re
Arrigo di restituire al Duca di Savoia i suoi Stati al di
quà
ed al
di là delle Alpi, ed Emanuele dal canto suo incaricava il Conte
di Challaut, Maresciallo di Savoia, di prendere possesso in suo
nome dei primi ed
il
Conte Valperga di Masino di quelli in Pie–
monte.
*
* *
Brillante di gloria, l'allora trentenne Duca di Savoia fè ritorno
in patria col fermo proposito di non adoperarsi che per risanare
le profonde piaghe che cinquant'anni continui di lotte avevan fatte
alla sua patria. Duplicemente ammirato e come conquistatore e