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breve volger di tempo fu pure in grado di munirlo ben tosto di

un eccellente materiale di guerra esclusivamente lavorato nel paese

e d'un naviglio permanente di non indifferente importanza.

Acquistò il castello del Valentino da Renato Birago, presidente

del Consiglio, e ne fece reale dimora cingendolo di amenissimo

parco. Rinnovò con diversa forma e scopo diverso l'Ordine equestre

di S. Maurizio, a cui il papa Gregorio XIII unì quello di S. Laz–

zaro.

Nel 1566 si offerse in soccorso dell'Imperatore Massimiliano mi–

nacciato dai Turchi: ma la sua generosa e spontanea dedizione

non fu meno ammirevole di quella ch'ebbe dallo stesso Imperatore

che con cortesi parole lo pregò rimanersi a continuare l'intrapreso

e splendido riordinamento del suo riconquistato dominio, accet–

tando pur tuttavia un soccorso di prodi cavalieri con a capo Ber–

nardino di Savoia.

Nella

mernoranda

giornata di Lepanto (settembre

1570)

Ema–

nuele Filiberto, Duca di Savoia, ebbe pur gloriosa parte con tre

galere che comandava il piemontese Andrea Provana detto Mon–

signor di Leynì.

Scorta e guida a tutti quegl'importanti e saggi mutamenti fu ad

Emanuele Filiberto un memoriale lasciatogli da Niccolò Balbo che

ai tempi di Carlo III aveva tenuti i sigilli dello Stato. Ma se in

quello scritto, raro monumento di sapienza civile, trovò radice alle

riforme operate, e gli giovarono i consigli, non gli potè tuttavia

1'0–

pem del Balbo giovare, essendo morto poco dopo la restaurazione.

Emanuele Filiberto creò pure in suo aiuto un Consiglio di circa

30 principali cavalieri ed ufficiali dello Stato, ma sebbene lo con–

sultasse deliberava poi secondo il proprio parere che, quasi sempre,

era il migliore che si potesse immaginare.

A dare idea per ultimo delle sue doti morali, credo null'altro

meglio che riportare testualmente un ritratto che di lui fecero gli

Ambasciatori Veneti alla loro Serenissima Repubblica scrivendo:

«Sempre negozia in piedi o camminando; sta pochissimo in

»

letto, parla poche parole, ma piene di sugo.

È

tutto nervo con

»

poca carne ed ha negli occhi ed in tutti i movimenti del corpo

»

una grazia che quasi eccede l'umanità, in tutte le sue azioni ha

»

una gravità meravigliosa e grandezza, e veramente par nato a

»

signoreggiare - parla italiano, francese, spagnolo, tedesco e fiam–

»

mingo, sì che par nato in mezzo a loro - accetta di sua mano