

12
le leggi certe e le spiegazioni probabili dei feno
meni della vita fisiologica, e fermando così con
audace e brillante generalizzazione le leggi del
l ’essere.
Fu questa operosità produttiva? Non parrebbe,
a veder lo sconforto che s’ è venuto insinuando
in molti già fiduciosi del mutato indirizzo di
studi, ed il nessun giovamento al malessere so
ciale che per più rispetti s’appalesa grave : onde
gli avversari di novità ebbero modo di gridare
al « fallimento della scienza », al che d’altra parte
si rispose con un lavoro di ricerca più intenso,
se non più ricco di risultati migliori.
D i questa incertezza ch’è frutto di soverchie
speranze e di affrettati scoraggiamenti, e dell’il
lusione che s’ebbe di costruire facilmente sulle
conquiste delle scienze sperimentali una scienza
sociale, guida certa e sicura dell’arte politica,
senza pensare clic quelle scienze nè d’un tratto
si rinnovarono, nò tutte le novità proposte ancor
fermarono, io dirò brevemente in questa solenne
ricorrenza: resa ancor più solenne dalla presenza
di tanta gioventù universitaria straniera, affra-
tellantesi a ll’italiana negli alti ideali della scienza,
e negli entusiasmi invidiati della giovinezza. E
restringerò il mio dire alla lotta che si combatte
intorno a ll’ idea del diritto: e specialmente del
diritto civile odierno, che presso i novatori ha
mala fama di monumento consacrante le antiche