CARLO GIACOMINI
È difficile parlare adeguatamente del grande anatomico
per cui l ’Ateneo Torinese porta ancora le gramaglie, ed è dif
ficile parlarne sia che in esso si voglia considerare l ’uomo
buono o il professore idolatrato dalla studentesca od il lavo
ratore instancabile. Troppo recente è la sua dipartita, perchè
si debbano ricordare di lui i meriti grandissimi, anche quelli
indipendenti dal suo alto valore di scienziato ; amo quindi
meglio tracciare un rapido cenno della sua opera anatomica
cui dovette precipuamente la meritata fama che Egli seppe
conquistarsi nel mondo scientifico.
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nacque in Sale di Tortona il
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vembre 1840: venne laureato in medicina nella Università
Torinese nel luglio del 1864: subito dopo attese per circa due
anni alle cure della condotta di Retorbido sul Vogherese.
Nel 1866, secondando gli impeti generosi dell’animo, fece il
suo dovere di uomo di cuore e di italiano sui campi di Lom
bardia come medico nell’ambulanza pei feriti in guerra, e
un’altra volta, nel 1870, con una balda schiera di medici
torinesi portò nuovamente i buoni uffici dell’arte sua fra gli
orrori della guerra franco-prussiana.
Nel frattempo (1867) veniva nominato Assistente interno
nel Sifilicomio e Settore nell’ istituto Anatomico di Torino.