157
dere pienamente al titolo troppo modesto che Egli vi pre
pose ; e certo allo stato attuale della scienza non è facile
compiere con ricerche originali, un’opera scientifica e sco
lastica nello stesso tempo.
Però dove il
G
ia c o m in i
affronta più direttamente moltissime
delle questioni più vitali della morfologia cerebrale si è nella
Varietà delle circonvoluzioni cerebrali nell'uomo
(1882 ):
in un colla parte personale, è notevole la parte critica e
polemica riferentesi in ispecie al cervello dei criminali. Rias
sumendo brevissimamente le conclusioni a cui era venuto,
troviamo che il
G
ia c o m in i
prima di tutto stabilisce bene il
fatto che tutte le varietà delle circonvoluzioni non sono punto
delle deviazioni dal tipo normale di costituzione del cervello,
ma semplicemente delle modalità di forma : conseguente
mente non si deve proclamare subito l ’atipia del cervello,
che si studia, prima di conoscere bene il tipo normale di
conformazione di ciascuna parte della superficie cerebrale,
non solo, ma anche prima di aver ben stabilito le parti
equivalenti del cervello nella scala zoologica, sì che si pos
sano differenziare le particolarità che, in modo assoluto, de
vono ritenersi caratteristiche del cervello dell'uomo, da quelle
che, morfologicamente, esprimono delle disposizioni proprie
degli animali più prossimi a ll’uomo. Egli sostiene inoltre che,
allo stato attuale delle nostre conoscenze, noi non possiamo
affermare che dette varietà siano in rapporto diretto con delle
disposizioni speciali dell’animo o con uno sviluppo partico
lare dell’intelligenza : in altre parole non si potrà mai, dal
l ’esame della superfìcie cerebrale arrivare ad un diagnostico,
neanche approssimativo, del modo con cui si compiono le fun
zioni psichiche. Pei cervelli criminali non accetta l ’asserzione
di Benedickt, secondo il quale essi apparterrebbero al tipo
delle fessure confluenti, affermando recisamente, che i cer
velli di individui compromessi davanti alla società non co