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rilevabile traccia alcuna di organi embrionari : esse sono le
più rare e quelle la cui interpretazione è più difficile.
Nel secondo gruppo,
prodotti abortivi nei quali manca
l'embrione,
detta mancanza può avvenire in due modi: o
perchè esso fu assorbito e scomparve in sito, oppure perchè
emigrò dalla sua cavità naturale. Nell’uno o nell’altro caso
si possono avverare le due seguenti circostanze : l ’embrione
solo è scomparso rimanendo ancora in posto tutti gli annessi
di origine fetale; oppure insieme a ll’embrione mancano tutte
le formazioni embrionarie ad eccezione del Chorion. Delle
forme vescicolari
non costituisce una categoria speciale, po
tendo esse appartenere ad una delle forme accennate. Queste
sono le deduzioni principali delle ricerche così diligenti del
G
ia c o m in i
e questi pure saranno i capisaldi attorno ai quali
si svolgerà successivamente la futura patologia dell’embrione
umano, a cui ha contribuito cosi potentemente il
G
i a c o m in i
.
Dei lavori attinenti a ll’embriologia sono da ricordarsi an
cora quello sulla
Teratogenia sperimentale nei mammiferi
(1888 ), in cui espone il modo col quale egli potè produrre
nel coniglio delle forme atrofiche affatto identiche a quelle
riscontrate nell'uomo ; quello
Sull'influenza dell'aria rare
fatta sullo sviluppo dell'ovo di pollo
(1 8 9 4 ), argomenti
molto interessanti, poiché tocca alcuni dei più ardui pro
blemi di fisiologia generale; quello
Sul canale nevroenterico
e sul canale anale nelle vescicole blastodermiche di co
niglio
(1888) e finalmente quello
Sul coeloma esterno e
sul magma reticularis nell'embrione umano
(1893 ), lavoro
che rappresenta un naturale complemento allo studio delle
anomalie di sviluppo.
Finalmente a titolo di onore per il
G
ia c o m in i
va ricor
dato lo studio su un
Ovo umano di undici giorni,
che chiuse
purtroppo la serie delle sue pubblicazioni: l ’ovo studiato è
il più giovane che si conosca nella letteratura e si presen