GIUSEPPE GIBELLI
Spegnevasi quasi improvvisamente nel giorno 16 dello scorso
settembre nell’età di 67 anni, attorniato da’ suoi discepoli
e fra le braccia della nobile Donna che gli fu compagna
nella vita.
Era da due anni tormentato da una malattia cardiaca,
aggravatasi in questi ultimi mesi così da diventar ribelle
alle cure affettuose dei colleghi, all'influenza benefica del
mare che sempre lo rinfrancava, e da procurargli una esi
stenza affannosa e travagliata.
I l
commemorare degnamente questo illustre fra i Bota
nici italiani è cosa che richiederebbe ben altro spazio che
quello concesso in un Annuario dell’ Università, e ben altra
lena che la mia. Riassumo però brevemente le notizie più
importanti della sua vita scientifica che altri, fra non molto,
in un alto Consesso, illustrerà con parole più adatte che
queste non siano.
G
iu s e p p e
G
i b e l l i
nacque nel 1831 in Santa Cristina e
Bissone, piccolo borgo in su quel di Pavia, da onorevole ed
agiata famiglia. Compiè di buon’ora i primi studii ed i clas
sici, e dimostrò subito una decisa inclinazione verso le Scienze
positive. Il padre suo, Siro Gibelli, agricoltore intelligen-