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5o I cervelli dei microcefali appartengono tutti al tipo
umano : essi differiscono tuttavia fra di loro in ragione del
l ’epoca differente in cui furono colpiti dall’ arresto di svi
luppo : essi formano una serie completa, che va dal cervello
normale all'anencefalo. 6° Nella microcefalia di alto grado,
oltre i segni dell' arrestato sviluppo, troviamo pure delle
disposizioni che costituiscono vere rassomiglianze animalesche,
e che non possono essere interpretate che come fatti atavici.
7° Contrariamente alla teoria di Vogt, la microcefalia non
si può utilizzare in favore della teoria della discendenza,
perchè essa non ci rappresenta alcun periodo storico dello
sviluppo dell’uomo: non ci dimostra nulla di più di quanto
era già conosciuto per altre particolarità riscontrate nel
l ’organismo dell’uomo.
Certamente le conclusioni a cui venne il
G
ia c o m in i
,
ap
punto perchè radicalmente differenti da quelle di tutti gli
altri autori, suscitarono discussioni molteplici : nullameno,
considerando che nessuno mai ebbe a sua disposizione un
tale e tanto materiale di studio, dato il metodo scrupolo
samente minuto con cui tutte le particolarità furono descritte
e vagliate, egli è certo che esse resteranno nel dominio
scientifico, come verità solidamente acquisite.
A l suo grande lavoro sui
Cervelli dei m icrocefali,
il
G
ia c o m in i
aveva preluso già con due note precedenti :
Una
microcefala
(1876), studio anatomo-antropologico su un
caso interessante riscontrato in una ragazza di 17 anni, e
Contributo allo studio della microcefalia
(188 4), in cui
esamina comparativamente i rapporti fra la sostanza bianca
e quella grigia del cervello e del midollo, e la loro intima
costruttura in parecchi casi di microcefalia vera.
Nello studio del materiale grandissimo da lui raccolto,
si servì specialmente, per la conservazione del cervello, di un
metodo molto semplice ed economico da lui proposto (1 878),