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nervi della mano

(1872 ), consistente nella mancanza del

ramo dorsale del nervo cubitale supplito dal nervo radiale.

Di maggiore importanza certamente sono le

Annotazioni

per servire allo studio della circolazione venosa delle

estremità in feriori

(1 8 7 8 ): sotto questo titolo assai modesto

il

G

ia c o m in i

raggruppa con ordine mirabile le disposizioni

svariatissime riscontrate in una serie numerosa di dissezioni

delle vene superficiali e profonde dell’arto inferiore, delle

loro anastomosi: fissa quali fra tali disposizioni si debbano

ritenere normali, quali invece anormali, cercando di queste

ultime e l ’equivalente anatomo-comparativo e l ’importanza

operatoria. Per quanto riguarda la disposizione delle valvole

nelle anastomosi fra i due sistemi, superficiale e profondo,

stabilisce in modo nuovo ed assai chiaro il meccanismo di

formazione delle varici. Studiando il sistema di comunica­

zione fra le due safene, il

G

ia c o m in i

trova costante l ’esi­

stenza di un

ramo anastomotico superiore

, che costituisce

una importante via di deflusso per la safena esterna, ramo

che meritamente viene denominato

vena anastomotica del

G

ia c o m in i

.

Caratteristico ed assai raro è il caso illustrato dal Gia-

c o m in i

nella sua nota

Sopra di un'ampia comunicazione

tra la vena porta e le vene iliache destre

(1 8 7 3 ), di­

mostrante la possibilità, di una enorme ectasia delle venuzze

sottoperitoneali, le quali vengono così ad assumere l ’ufficio

spettante alla vena cava inferiore per il deflusso del sangue

delle estremità inferiori.

Nella tesi di aggregazione

Sulla prematura divisione del­

l'arteria dei braccio

( 1 8 7 4 )

ed in una nota successiva :

Sotto

varietà mediana

( 1 8 8 4 ) ;

il

G

ia com in i

dà dei criteri fissi

e costanti per la classificazione delle varie modalità colle

quali si comportano le arterie dell’avambraccio nei casi in

cui la loro origine si fa più in alto che non normalmente.