rosoni dentro, tutti di smalto. Sul comignolo
è una lastretta a traforo, indorata, forse ag
giunta più tardi, con tre cristalli bianchi ovali,
incastonati. Tutte le figure hanno le teste e le
estremità piane con contorni a bulino, eccetto
le teste delle figure della parte anteriore che
sono a basso rilievo sopra fondi a fogliami
incisi, quelle e questi messi ad oro. Le vesti
e parte degli ornati sono di smalto incas
sato tra i contorni fatti di rilievo e indorati.
Osserva questo « Cristo in rame smaltato
(principio del secolo X I II) », segnato di N. 4.
Ha corona a fioroni, i piedi sul suppedaneo
confitti con due chiodi, e linteo che da’ fianchi
gli giunge alle ginocchia; questo di smalto
turchino, tutto il resto della figura indorato.
— Ma il Cataloghista doveva dire
Croci
fisso
e non Cristo, per non far lambiccare nel
il cervello al lettore per indovinare il modo
quale il suo Cristo è rappresentato, mi pare.
— Dici benissimo; ma non badare a que
ste inesattezze. Un Crocifisso della stessa forma
e del medesimo lavoro, e quasi di eguali di
mensioni è in una copertina di libro già pos
seduta da Guglielmo Libri e pubblicato nel
l ’opera —
Monuments inedits ou peu con-
nus faisant partie du cabinet de Guil
laume Libri. Londre
,
Dulau et C.’, edi-
teurs, 37, Soho square
, 1862 — tav. I.
— 128 —