4 Osserva (N. 5) questa « Coppa battesimale
(secolo X IV ) ». Ho domandato al proprietario,
cav. Carrera, il perchè sia detta
battesimale,
ma E g li non ha saputo spiegarmelo. Allora
ho voluto esaminarla, e mi sono persuaso che
la denominazione è giusta. È di rame, del
diametro, compreso il labbro, di 0m,255, pro
fonda 0m,045 e convessa nel mezzo per una
piccola porzione circolare. Nell’ interno sono
quattro mandorle con quattro figure stanti di
vescovi, incise. Sul labbro è un ornato d
g ig li diritti e capovolti, lavorati a bulino.
A ll’esterno è un beccuccio figurante la testa
di un cane col collo che si prolunga sul corpo
della Coppa sino ad una mezza mandorla bu
cherellata donde colava l’acqua benedetta. È un
monumento che si presenta modestamente, e
come non avesse faccia di comparire ; ma io
lo stimo importantissimo, e per ciò te l ’ho ad
ditato e descritto.
— E te ne ringrazio, perchè, in verità,
è un cimelio di liturgia sacra rarissimo e
forse unico.
— Sotto il N. 6 ecco un « Piviale di broc-
« cato in oro, veneto (fine del secolo X V ) »,
che meritava di essere annunziato meno sec
camente, affinchè il lettore del Catalogo po
tesse conoscerne il pregio. In fatto, se la stoffa
è ammirabile, ammirabilissimi sono lo stolone
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