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la parte del leone; così ripeto a te. Ma, ciò

nondimeno, non credere che non vi sia qualche

inesattezza, ed io la noterò, ma garbatamente

e come si usa tra cavalieri e con persone che

sanno molto della materia che trattano. Inco­

minciamo.

Il

T

eodoreto

è una rarità, ma

lo

credo

del secolo V III piuttosto che del I X , come

è detto nel Catalogo. Le locuzioni « campo

d’oro

pieno

» e « incorniciati

dello stesso

(colore) » sono proprie dell’Araldica, e non

convengono alle descrizioni di pitture e di

miniature.

Il « Messale (N. 4) di papa Felice V » è

un prezioso codice per la storia di Casa Sa-

▼oja. Ma, quelle « cornici ed iniziali

miniate

ed

alluminate,

non posso lasciarle passare

senza osservazione.

Miniate

ed

alluminate

vuol dire

miniate

e

miniate.

Io non voglio

fare il maestro al mio Collega, ma glielo farò

fare dal babbo Dante con quei versi che ri­

cordano il celebre miniatore suo contempo­

raneo :

« .............. non se’ tu Oderisi,

*

L’onor d’Agobbio e l’onor di quell’arte

<

Cbe alluminare è chiamata in Parisi ? »

e dal

B

u t i

che chiosò : « In Parigi, città

« reale del Re di Francia, lo

miniare

si

« chiama

alluminare

». Spero che a tanta

autorità non ci sia dottore che si ribelli.

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