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G

onse

può vedervi

le beau style français

du commencement du X I I I siècle

a

quai

grado di perfezione era salito circa il

1380!

È un confronto molto utile a chi scrive di

cose d ’ arte, per non iscambiare stili e tempi.

La «

M

in ia t u r a

(N. 10) staccata da antico

« ms. sec. X IV

è,

certamente, del XV se­

colo. « Rappresenta l ’Eterno seduto in trono

« e tenente la croce con Gesù crocifisso, ecc. »

Eterno

, sostantivo, per antonomasia, signi­

fica

D io

, e Dio

è

tanto il

Padre

quanto il

Figliuolo.

Ma queste sono pedanterie, e non

ne facciamo caso. La miniatura rappresenta

non solo l'

Eterno

e

Gesù crocifisso

, ma

anche lo

Spirito Santo,

e questa rappresen­

tazione si dichiara con una sola parola —

T

r in ità

.

— . Invece, la descrizione fattane,

sebbene con molte parole,

è

inesatta non solo,

ma errata. E nota, che in tutte le miniature

e le pitture, la

T

r in it à

è

sempre rappresentata

cosi.

« B

ibb ia

(N.‘ 12, della Cattedrale di Al-

« benga)ms. memb. in-fol., sec. XIV , I ametà.

« Volume miniato e alluminato (!?) con in-

« teressantissime (?!) lettere istoriate e fregi

« di fogliami e code con figurine e grotteschi »

(un

adjettivo

per

sustantivo!!!)

« lavoro i-

taliano ». È un preziosissimo codice, del se­

colo XIV , ricco di miniature, fra le quali

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