come sarebbe il Comune d’Alba, non ostante
la buona volontà e le premure del sindaco,
signor comm. Como ; ed il Comune di Savona
che prima pareva disposto a mandar tutta la
pinacoteca, e poi non volle mandar più nè
pure un dipinto. Altri non furono nè anche
domandati, come, per citarne alcuni, le due
Tavole esistenti nella sagrestia della Metropo
litana, una delle quali segnata JACOBINVS
LONGVS 1534. In somma la Mostra ligure
e piemontese, ha finito per essere italiana non
solo, ma europea.
Ma a proposito di Savona, voglio raccon
tarti una cantonata che vi presi per certe
pitture.
In un giorno di domenica andai coll’ inge
gnere della città, signor Carlo Tissoni, che
ringrazio ora pubblicamente delle molte cor
tesie usatemi quando fui colà per incarico
della Commissione; andai, dico, nella sagre
stia di S. Domenico per vedere se vi fossero
oggetti per la Mostra. Là tra il fumo del
l’incenso e la pochissima luce che vi pene
trava, vidi quattro Tavole appese in alto alle
pareti, e mi parvero quattro eccellenti dipinti
del XV I secolo. Le domandai, mi furono pro
messe da quel gentilissimo signor parroco, ed
a suo tempo le mandò. Ma, aperta qui la
cassa, mentre speravo avere congratulazioni
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