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La iscrizione sebbene divisa in due parti

è sempre la stessa, e chiaramente accenna

che fra Tommaso Tana morì in una battaglia

contro i Turchi nell’anno 1503. L ’onorevole

collega, barone Gamba, ha posto quest’anno

come data della pittura dell’ancona, ma non

è, non può essere come Egli crede. Egli fa

due casi per la morte del Tana. Rodi ha

avuto due celebri assedj ; uno nel 1480, l ’altro

nel 1522, quando i Cavalieri ne dovettero par­

tire. Per ciò in uno dei due morì il Tana.

Nel secondo no, perchè abbiamo qui il 1503;

dunque nel primo, ed « egli è senza dubbio

« questo (

del

1480) il fatto d’arme cui allude

« l’iscrizione »

(Illustraz. cit.).

No, mio ono­

revole Collega, e la ragione è semplicissima

ed inconfutabile. — Fr.

T

ommaso

T

a n a

di

C

h ie r i

— fu ricevuto nella Religione — li

1501 — (V.

Ruolo gen. de' Cav. Gerosol.

della vener. lingua d'Italia. In Torino

,

MDCCXXX V I I I , per Gio. Francesco Mai-

resse).

Veramente, a persuadermi che l’anno

1503 non è la data del dipinto, basta la

iscrizione stessa che dice chiaro «

per vno

«

legato facto de quondam suo fratelo ma-

«

gnifico caualiero ierosolomitano frater

«

thomaso morto in rodi anno 1503

» ;

ma la data dell’ammissione nell’Ordine è una

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