denzio Ferrari, il Raffaello di Valduggia, e
superato tutti i suoi contemporanei pie
montesi.
Col N. 14 è segnato il « Ritratto dell’in-
« cisore torinese
C
arlo
P
orporati
(disegno
del suo allievo Gallo, sec. XV III) », del quale
vedi qui (N. 15 e 17) parecchie incisioni in
rame.
«
C
ar lo
P
o r p o r a t i
,
celeberrimo intaglia-
« tore, nacque in Torino nel 1741. Morì in
« Torino il 16 giugno 1816 ». Se tu vuoi
avere una chiara idea degli studj, del pro
gresso e del merito nello intagliare di questo
insigne artefice, leggine la biografia di
Ro
berto D ’Azeglio,
pubblicata in questa occa
sione
(Torino, Tip. Roux e Favale) con
note di Giovanni Vico.
Citarne alcuni passi
non voglio, perchè sarebbe un guastarla ;
riportarla per disteso non me lo permette l’e
conomia del mio lavoro. Per ciò ti rimando
a questo prezioso scritto, che nè poteva esser
pubblicato in tempo più opportuno di questo,
nè essere annotato con maggior cura, sapere
e ricchezza di notizie.
Osserva (N. 18) « La Natività. Dipinto
« di scuola piemontese del principio del se-
« colo XV I ». È su tavola, ed ha la scritta:
HOC OPVS FECIT FIERI BERNARD1NUS DE FABRIS
AD HONOREM DEI
M.° V.° XX IIIJ—.
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