In questa tavola, come vedi, è rappresentata
la Madonna in trono col Bambino sulle g i
nocchia ed alla sua destra S. Martino in abito
vescovile con chiroteche e pastorale; alla si
nistra S. Rocco in abito da pellegrino e col
bordone. E dentro un tabernacolo di legno
formato da due pilastri compositi sur uno
stilobato, coronati da una semplice cornice.
Le due tavole di N. 50 e 51 sono gli spor
telli di un trittico, del quale manca la parte
di mezzo, e vi sono dipinti S. Gio. Battista
e S. Gio. Evangelista, attribuiti anche questi
a Macrino d’Alba.
Una bell’ancona del De Ferrari, è questa
segnata di N. 47, compiuta a semicerchio
(larga l m,38 e alta 2m,07), ov'è rappresentata
la incoronazione della Vergine. Sta la Ma
donna dentro una mandorla radiata col Dio
padre alla destra e Gesù Cristo alla sinistra
che le pongono sulla testa la corona. In alto
è una gloria di angeli che dan fiato alle
trombe, dalle quali pendono drappelloni bian
chi con croce rossa. In basso sono altri an
geli genuflessi, ammantati di piviali. Su due
svolazzi si legge
a s s v m p t a
est
m a r ia
in
cb
-
LVM
(sic)
GAUDET EXERCITVS ANGELORUM.
Sta
dentro un tabernacolo di legno coronato da
cornice con fondi turchini ed ornati a basso
rilievo, indorati. Sopra la cornice è lo stemma
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