

quictance de Luy jlz vous seront entrez
« en voz comptes fait a Verceil le ij. dauril
« mil v. cinquante vng ».
V
il l ie t
»
Ed a tergo è la ricevuta autografa del Gio-
venone, come segue:
t Io Jò baptista de Juvenonis pintor con-
« fesso auer auto et receputo dal sigrer
(sic)
« Jò antonio raspa teraurier
(sic)
de sua ex
« celcia scuti doj dati da parte del sor Metre
vigliet ali 3 de aprile 1551 ».
« Item Jò batista ».
Ecco qui (N. 21) un « Rame originale in-
« ciso da
G
io v e n a l e
B
oetto
(secolo XV II) ».
Rappresenta l ’interno della Cattedrale torinese.
Col N. 22 è segnato il « Ritratto ad olio
« del Boetto, dipinto da lui medesimo » ; e
col N. 24, un « Quadro contenente n. 25
« incisioni in rame » dello stesso artefice.
« G
io v e n a l e
B
o e tto
,
nobile fossanese, dise-
« gnatore, incisore e architetto, nacque nel-
« l’anno 1603. Da patenti del 1631 consta
« che egli ebbe da Vittorio Amedeo il titolo
« d’Architetto, e che per ordine di questo
« Duca fece importanti lavori alla Certosa di
« val di Pesio e alla Chiesa dei Gesuiti nella
« città di Mondovì. La chiesa della Madonna
« del Rosario di Bra fu eretta sopra i suoi di-
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