la Spinetta di ebano (N . 26) intarsiato di a-
vorio e in parte coperta di damasco rosso. Ma
non è del secolo X V I I, come sta scritto nel
Catalogo, ed eccotene la prova nella se
guente iscrizione : — CHRISTOPHORI SELA-
CHERT V IT I DE TRANSVNTIN IS OPVS
MDXCV — . Altri oggetti bellissimi sono:
N. 21, il
tavolino
di ebano intarsiato d’avorio
col mappamondo e varj disegni allegorici in
cisi; lo
stipo
d’ebano impiallacciato d’avorio,
con incisioni rappresentanti la carta del reame
di Napoli al tempo di Filippo III di Spagna
(1598-1621), i ritratti dei Re angioini ed ara
gonesi, le città principali di Europa, e l ’or
dine di battaglia delle armate nella giornata
navale a Lepanto, col ritratto di D. Giovanni
d’Austria ; e, N. 70 , 1’ altro stipo di ebano
e avorio, con mappamondo e carte geogra
fiche di tutte le contrade d’ Europa, lavoro
simile al precedente.
Osserva lo « Stipo in legno nero con tiretti
« (sostituisci
cassetti)
a cornice di tartaruga
« intagliata su fondo bronzo dorato a pitture
« su vetro rappresentanti fatti di mitologia (?!)
«(secolo X V I I ) » . Qui il Catalogo è caduto
in un piccolo sbaglio ! I soggetti delle pitture
sul vetro,
scambio di essere mitologici, sono
biblici!!
A l N. 45 è il « Ritratto del Presi-
« dente conte Fresia ambasciatore a Parigi
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