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quelle con l ’occhio, come a punto sono le

moderne. Bellissima e rara, se non unica, è

(tavola 121) l’ascia a orecchie ripiegate, tro­

vata presso F lero, in quel di Brescia. Nella

tavola di N. 122 sono, oltre alle scuri ordi­

narie ad occhio, una scure bipenne, strumento

fabbrile; una scure d’arme simile per la forma

ad un palco delle corna del cervo, trovata con

alcune altre fra Castel Lastua e Spizza (Dal­

mazia); ed otto teste di mazza, una delle quali

con gorbia ornata di fogliami.

La tavola di N. 123, contiene una spada

corta di forma speciale, che ha riscontro

nelle pitture dei vasi italici del Museo nazio­

nale di Napoli, e in una scultura sopra la

porta di una tomba etrusca nel perugino;

alcune spade corte; un pugnale a lingua di

bue col suo manico ; pugnaletti e cuspidi di

iance. Tutto queste armi provengono da Na­

poli, da Parma, da Brescia, da Modena e da

Treviso.

Nella tavola di N. 124 è una serie di lance

e un calzuolo (

spiculum

.) di lancia, oggetto

non comune. Ora osserva il frammento ante­

riore di una

cintura militare

(

Cingulum)

in origine foderata di cuoio, come lo provano

i fori sui lembi, che si rinvenne in una tomba

di Civita (Gargàno). I guerrieri apuli se la

cingevano sopra un giubbetto, forse di cuoio,