loro Dio tutelare in rendimento di grazie. Nel
museo di Cagliari sono alcune di queste na
vicelle ed una ne fu trovata anche nel 1875
in
Meana
che non differisce punto dalle altre.
Tutte hanno alla prora una testa di bue dalle
lunghe corna, e 1’ appiccagnolo foggiato a
mo’ di giogo sopra il collo di due buoi, posti
sul bordo della navicella. Anche questa ha
nella prora la testa di bue, e i due buoi ag
giogati sul bordo, e a destra una figura di
uomo che stringe con la mano un corno del
bue. Se non che i buoi scambio di esser volti
a prora, come sono quelli di tutto le navi
celle del museo di Cagliari, e di quella tro
vata in Meana, sono volti a poppa ! Che sia
anche questa, opera di un qualche fenicio
del secolo X V III ? A i dotti la sentenza.
Sul secondo palchetto (N. 28), osserva 11
vaso, già indorato, a mo’ di boccia con testa
umana per corpo, collo foggiato a cono tronco,
ed ansa
rappresentante
un quadrupede. Questo
mi richiama alla memoria le teste di Cristo
dipinte nei secoli V II e V I I I , e di questi
tempi stimo che sia il vaso.
Nel palchetto N. 29 sono : una bell’urna
ansata di bronzo; un trittico di piombo, tro
vato in una tomba di Tharros, in cui è, a basso
rilievo, Venere ed un Amorino; due urne ci
nerarie coperchiate, di vetro, pregevolissime
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