Table of Contents Table of Contents
Previous Page  1260 / 1769 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 1260 / 1769 Next Page
Page Background

UN’OPERA D'ARTE “ ITALIANISSIMA l(

S

i tratta del quadro

II pensiero dominante

di

Antonio Zona (autore di

Un canto funebre

che si

conserva nella nostra Galleria Civica d’Arte

Moderna), esposto nel 1861 alla Esposizione della

Società Promotrice delle

Belle Arti di Torino, illu­

strato (nell album ricordo

della mostra di quell anno)

da Opprandino Arrivabene,

il quale, in una nota al suo

articolo, lamentava la desti­

nazione dell’opera, in se­

guito a sorteggio come pre­

mio ai soci, in una piccola

terra dell'Astigiano, dove

sarebbe stata sepolta e non

avrebbe più potuto essere

veduta quasi da altri che dal

suo possessore.

* ♦*

Nel lontano 1911, cele­

brandosi il Cinquantenario

del Regno d'Italia, nel corso

di mie ricerche nell'Archivio

della Società Promotrice

delle Belle Arti, per uno stu­

dio storico artistico sulla vita

della gloriosa Istituzione, mi

interessava singolarmente

la minuta descrizione del­

l'opera predetta, non riprodotta, e la cui riprodu­

zione ritenni oltremodo importante, con quella di

altre opere di carattere storico e patriottico, esposte

nei vari anni alla stessa Società Promotrice, e che ac­

compagnarono.con glorificazioni dei Savoia, rappre­

sentazioni di memorabili battaglie, episodi, scene della

vita militare e familiare, ispirate dagli affanni, soffe­

renze, entusiasmi, eroismi di quel tempo, e dovute ai

più illustri pennelli dell'Ottocento, tutta l'epopea del

nostro Risorgimento.

Occupatomi subito per la riesumazione dell'opera

dello Zona, particolarmente significativa in quel cele­

brativo

1911,

in seguito a mia richiesta ottenni dalla

squisita cortesia del possessore ladesiderata fotografia

del quadro, che sono cosi in grado di presentare a

quel tributo di reverente omaggio che ben merita,

distinguendosi l’opera, fra le innumerevoli altre che

dalla Guerra dell'indipendenza furono variamente

ispirate, per quell'alto contenuto spirituale, che,

attraverso i tempi, sempre la rese, come tuttora la

rende, viva e ammonitrice nel fecondo incitamento ai

più audaci ardimenti, ai più

sublimi sacrifici, alle più for­

ti. serene resistenze e rasse­

gnazioni, su cui la Patria de­

ve, e sa, poter contare ogni

qualvolta le armi devono es­

sere impugnate a rintuzzare

prepotenze, difendere sacro­

santi diritti, assicurare sem­

pre maggior terra da redi­

mere ai suoi figli. Ogni

qualvolta l'imperativa voce

di quell'Onore, che i lauri

di Vittorio Veneto cingono

come una, più che religiosa,

mistica reliquia, lo impone.

Reliquia che. nel pen­

siero, fremente d'ogni più

varia provata emozione e

sacra aspirazione, s'accomu­

na fulgidamente alla Tomba

di quel Milite Ignoto più che

mai

Presente,

come tutti i

seicentomila suoi grandi Fra­

telli nel supremo olocausto,

a quella diana del 28 otto­

bre 1922, ardente d'inestin­

guibili fiamme di redenzione,

che, la riconquistata Roma, maestra d'ogni civiltà,

avviò al cimento di nuove ciclopiche opere segnando

le nuove vie che dovevano ricondurla all'impero.

Lo studio al quale ho accennato sulla Società

Promotrice, per varie ragioni indipendenti dalla mia

volontà, non vide poi (o meglio, forse, non ancora)

la luce e avendo il prossimo ciclo delle solenni cele­

brazioni piemontesi nuovamente richiamato alla mia

memoria l'opera dello Zona, credo, essendone a co­

noscenza, in cosi significativa opportuna circostanza,

quasi doveroso non ritardarne ulteriormente la se­

gnalatone allo scopo che possa esserne assicurata la

conservazione anche per il più lontano avvenire,

poiché non è certo l’opera unasemplice curiosità, ma.

indipendentemente dai pregi artistici, imponendosi a

religioso rispetto, profondamente ispiratrice alla più

salutare meditazione per le maggiori fortune d'Italia.

Antonio Zona

•* Il pmaécro <omlmiK» „

(Proprietà Eredi ow. Domenico Scrocco

-

Cartelli)